MOMO, TENTACOLI SULL'EUROPA

11.02.2013 00:30 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
MOMO, TENTACOLI  SULL'EUROPA
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© foto di Carmelo Imbesi/Image Sport

Dopo Balotelli al Milan, Momo Sissoko è stato votato come il miglior rinforzo di gennaio. Abbronzatissimo come super-Mario (e come Obama, già che ci siamo...) Sissoko è soprannominato "la piovra nera" per la capacità di recuperare palloni. Un calciatore tentacolare quindi, chiamato a dare una sferzata ad una Fiorentina stanca, forse più di testa che di fisico. E Momo ha già iniziato a dimenare i suoi tentacoli, con dichiarazioni futuribili, addirittura entusiastiche sulla sua nuova avventura in viola. Si parte da Montella... "Non ho parlato col mister - ammette il maliano - ma il mio procuratore si è fatto spiegare per filo e per segno quali siano le sue necessità". Si prosegue con Jovetic... "La Fiorentina ha tanti giocatori di qualità - aggiunge - e penso di poterci stare anch'io in mezzo. Sono eccitato dall'idea di giocare con Jovetic". Il gran finale è dedicato all'Europa, ed è quì che Momo spiega i suoi tentacoli in tutta la loro voracità. "Sono doppiamente felice di approdare alla Fiorentina, una squadra sulla bocca di tutti per il gioco che sta esprimendo. Conosco il progetto della Fiorentina e cercherò di dare il massimo. L'obiettivo? Dobbiamo puntare alla Champions, mi pare evidente". Bum! Altro che piovra. Queste sono dichiarazioni da piranha, da autentico squalo.

MAL D'AFRICA -  Momo ha esagerato? Diciamo che negli ultimi giorni Sissoko ha avuto il suo bel daffare, impegnato nella Coppa d'Africa che lo ha visto conquistare un ottimo 3° posto col suo Mali. E forse (ne ha facoltà) si è perso qualche passaggio del campionato italiano. Lo aggiorniamo volentieri: la Fiorentina è al momento sesta in classifica (dunque qualificata per l'Europa League) a 5 punti dalla Lazio, terza ed ultima beneficiaria di un posto in Champions. Detto questo, 5 lunghezze non sarebbero uno svantaggio incolmabile a 14 giornate dalla fine, e con uno scontro diretto (seppur in trasferta) ancora da giocare. Ciò che stride con la sparata della "piovra" è la condizione attuale della Fiorentina. Stiamo ai numeri: i viola sono terz'ultimi nella speciale classifica del girone di ritorno, vengono da 1 vittoria, 1 pareggio e ben 4 sconfitte nelle ultime sei di campionato, più l'eliminazione dalla coppa Italia. No, non sono numeri da Champions. Se vogliamo... nemmeno da Europa League. E allora andiamoci piano, anche se ben venga l'ottimismo, l'entusiasmo, una qual certa sbruffoneria del pezzo pregiato del mercato di gennaio (e' vero, ci sarebbe anche Giuseppe Rossi... ma "pepito" ce lo teniamo per l'anno prossimo). Anche perchè, come abbiamo anticipato, la squadra di Montella ne ha veramente bisogno. E non ci trova d'accordo chi dice che a gennaio è impossibile rinforzarsi, ancor meno migliorarsi con tangibili ripercussioni sulla classifica. Ricordiamo il Davids che nel '97, dal Milan trasformò la Juventus di Lippi. Il Recoba di Venezia nel 2000 (per il "chino" 11 reti in 19 partite, tre di queste rifilate alla Fiorentina). E poi il Morfeo di Verona, sempre nel 2000, con 5 gol in 10 partite ed una salvezza per gli scaligeri insperata. Ultimo in ordine di tempo Valon Behrami. Il kosovaro arrivò a Firenze nel gennaio 2011 e rappresentò una scossa, una frustata per l'undici invertebrato di Mihajlovic. Non a caso fu soprannominato il "marziano", tanta era la differenza con le "mammolette" che al tempo vestivano la maglia viola.

MOMO, PENSACI TU...  Momo può fare lo stesso, per indole e caratteristiche, e si candida al ruolo di jolly di centrocampo. Nel 3-5-2 di Montella si inserisce come mezzala destra, in alternativa ad Aquilani. L'aeroplanino ci sta pensando già da domenica prossima contro l'Inter.  Dall'altra parte può fungere da alter-ego di Borja Valero, e tutti sappiamo quanto lo spagnolo abbia bisogno di riposo. Anche in questo caso l'ipotesi Sissoko potrebbe venir buona contro i nerazzurri. Non di meno può essere propedeutico ad un cambio di modulo. Nella Juve di Ranieri giostrava secondo di destra nel 4-4-2, con caratteristiche diverse può sostituire Pizarro e dar vita ad un "rombo" meno tecnico, ma più muscolare. Insomma, Momo da bosco e da riviera, con tanta voglia di fare, con tanta voglia di vendicare l'altalenante esperienza bianconera. Intanto Momo ha messo i tentacoli sull'Europa... quale sia quella giusta, glielo spieghiamo noi.