SCONCERTI, Cessioni a scadenza: cosa è cambiato
Il direttore, Mario Sconcerti, si è soffermato sul Corriere della Sera sul tema delle cessioni a scadenza: "Perdere giocatori a costo zero è sempre successo da quando 40 anni fa entrò in vigore la legge 91, quella che aboliva il vincolo. [...] Andava bene alle società. E andava bene ai giocatori, piuttosto spaventati allora dal non avere più un cartellino a vita, ma soli pochi anni di impegno scritto. [...] Oggi sono cambiate due cose: l'arrivo delle televisioni una ventina di anni fa i cui soldi per molto tempo servirono a pagare gli ingaggi dei giocatori saliti alle stelle per il mercato aperto. La seconda è che hanno cominciato a non rinnovare contratti anche i giocatori delle grandi squadre italiane perché squadre di campionati più ricchi fanno offerte molto più alte.
[...] Adesso si spostano i migliori lasciando spesso le squadre migliori. Perché i procuratori hanno avuto un’ultima idea straordinaria, la Buona Entrata. In pratica paghi al giocatore una parte congrua di quello che risparmi non pagando la società. [...] Commisso a Vlahovic aveva offerto 4 milioni l’anno più 5 al momento del rinnovo più 3 al procuratore".