NAPPI, Il mio amico Iachini è un lottatore vero

NAPPI, Il mio amico Iachini è un lottatore veroFirenzeViola.it
mercoledì 31 marzo 2021, 09:24Rassegna stampa
di Redazione FV

Uno dei tanti doppi ex della sfida di sabato prossimo tra Genoa e Fiorentina è Marco Nappi. "Genova e il Genoa" dice al Corriere Fiorentino, "fanno parte di me. Sei anni della mia carriera li ho passati con quei colori, e poi è qui che ho deciso di abitare, le mie figlie vivono a Genova e ho dei ricordi splendidi. Ma Firenze, nonostante abbia fatto solo due stagioni, mi è entrata dentro. Sono stati due anni intensi, pieni di soddisfazioni. Con la maglia della Fiorentina ho esordito in serie A e in Europa, grazie al rimpianto Bruno Giorgi al quale devo moltissimo".

Il ricordo più bello?
"Quando nel 1990 segnai il gol dell’ex in un Fiorentina-Genoa. A differenza dei calciatori di oggi che, quando segnano alla loro ex squadra non esultano, io feci quaranta metri di corsa per andare ad abbracciare Landucci".

Il 1989-90 è stato un anno particolare, la Fiorentina arrivò in finale di Coppa Uefa, mentre in campionato lottava per la salvezza. Come si cambia mentalità da un giorno all’altro?
"Il percorso in Europa fu strepitoso, anche se non vincemmo la coppa, io me la sento dentro, come fosse nostra. Però è anche vero che, in campionato, ci succedeva qualcosa di strano. Io avevo una sensazione strana, come se la partita della domenica fosse un’amichevole al cospetto della Uefa. Il sapore di giocare in Europa, giocando la sera, davanti a stadi pieni, mi trasmetteva una carica che in campionato non avvertivo. Questo è quello che accadeva a me".

Quella era una Fiorentina piena di campioni...
"Baggio e Dunga erano i leader, poi c’erano Landucci, Pioli, Di Chiara, Buso, Iachini, Volpecina e tutti gli altri. Un mix di giovani e giocatori esperti, ma soprattutto un gran bel gruppo. Mi ricordo che ci trovavamo sempre a casa di Iachini o di Pioli. Ero giovanissimo, mi ero appena sposato, e stavo sempre con loro".

Dal passato al presente. Genoa e Fiorentina sabato si trovano di fronte, in un match importante in chiave salvezza. Che partita si aspetta?
"Il Genoa l’affronta in maniera diversa, perché l’ultima vittoria contro il Parma gli ha permesso di fare un bel salto in classifica. La Fiorentina ha cambiato allenatore, è tornato Beppe e da lottatore metterà in campo una squadra per poter portare a casa un risultato positivo. Anche un punto è importante. Credo che sarà una partita combattuta e che entrambe le squadre giocheranno per non perdere. Alla fine, un punto potrebbe andare bene a tutt’e due".

Chi sarà decisivo?
"La Fiorentina ha Ribéry e giocando al suo fianco è cresciuto tantissimo Vlahovic. Sono due attaccanti molto pericolosi. Dall’altra parte, occhio a Scamacca. Ultimamente non giocava tantissimo, ma a Parma, con la sua doppietta, ha regalato tre punti fondamentali al Genoa".

Torniamo al suo amico Iachini. È l’allenatore giusto per salvare la Fiorentina?
"I cambi di allenatore fanno spesso male alle squadre, ma il ritorno di Beppe è diverso: conosce l’ambiente, conosce la squadra. Quindi sa dove sono i problemi e come cercare di risolverli. Certo, non è facile rientrare dove prima di te c’era un allenatore che aveva una filosofia di calcio completamente diversa e non sarà facile rimettere a posto il puzzle, ma Beppe può farcela".