Meglio a Coverciano che al Viola Park. Piccoli, l'Italia per convincere anche a Firenze

Se al Viola Park in questo momento è pieno di nuvoloni, poco più in là, a Coverciano, il cielo è molto più limpido. Lo sa bene Roberto Piccoli, attaccante della Fiorentina per la prima volta in Nazionale maggiore: una chiamata ottenuta, scrive il Corriere dello Sport, probabilmente anche con il gol che proprio in Europa ha permesso alla Fiorentina di vincere contro il Sigma Olomouc. E ora, comunque con un pensiero rivolto al periodo negativo della Fiorentina e al contributo da dare per uscirne quando ritornerà a Bagno a Ripoli, Piccoli non nasconde giustamente la soddisfazione di essere a Coverciano.
Lo ha ribadito lo stesso ex Cagliari nell'intervista fatta ieri ai canali ufficiali della Federazione. Adesso tocca a lui, in viola, in azzurro, con Pioli, con Gattuso: se ci riesce è la fortuna sua, di un calciatore che realizza sogni e ambizioni, della Fiorentina e dell'Italia che ci guadagnano dalle prestazioni di un attaccante che ha in Bobo Vieri il riferimento ("Eccezionale, mio idolo e mio modello di gioco") e un unico, grande obiettivo: fare gol. Le motivazioni certo non gli mancano, e nemmeno le responsabilità (che si prende volentieri) come naturale conseguenza del ruolo, sottolineate dal ct in questi giorni con parole di stima e di apprezzamento. "Parole veramente importanti nei miei confronti, ma io devo pensare solo a mantenere i piedi per terra e a impegnarmi al massimo per ritagliarmi uno spazio in questa Italia".
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