Gud e Fagioli irriconoscibili. I più deludenti e da recuperare, Gazzetta: "Giù la maschera"

Gud e Fagioli irriconoscibili. I più deludenti e da recuperare, Gazzetta: "Giù la maschera"FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 08:39Rassegna stampa
di Redazione FV

"Gud e Fagioli, giù la maschera". La Gazzetta dello Sport non ha dubbi su quali siano gli uomini da cui questa Fiorentina deve trarre di più. Stefano Pioli ci sta provando, il club in estate ha speso e investito molto anche in termini di fiducia su Albert Gudmundsson e Nicolò Fagioli che in questo avvio di stagione sono stati a dir poco deludenti. Riscattati in estate, sono costati 35 milioni (19+16 senza bonus) e ora tocca a Pioli capire come metterli nelle condizioni di rendere al meglio perché la fiducia della società e del tecnico nei loro confronti è immutata, ma serve un’inversione di rotta.

A partire dall'islandese, che continua a essere irriconoscibile rispetto al calciatore visto con la maglia del Genoa ma le sue motivazioni sono alte e la testa libera. Sembra escluso che il processo in cui è ancora coinvolto nel suo Paese (fra l’altro è già stato prima archiviato e poi assolto) possa incidere sul suo rendimento perché le sue prestazioni con la Nazionale raccontano di un giocatore tranquillo che ha servito un assist e realizzato un gol con l’Azerbaijan, anche se proprio da quella gara è tornato con un leggero infortunio. Domani sera sarà impegnato con l’Ucraina e lunedì con la Francia nella speranza che torni felice e rigenerato.

Poi c'è Fagioli, che nella sosta è rimasto a lavorare al Viola Park dopo un inizio di stagione decisamente negativo. Alla ripresa è atteso dalla Scala del Calcio dove ritroverà da avversario Massimiliano Allegri, suo primo mentore alla Juventus. Ora Pioli saprà trovargli l’abito giusto, ma a San Siro Fagioli troverà da avversario anche Luka Modric, incontrato al termine di Italia-Croazia a Euro 2024, in una notte da sogno raccontata poi su Instagram: "Idolo. Un fenomeno a cui mi sono sempre ispirato da quando sono piccolo. Un esempio dentro e fuori dal campo. È stato un onore aver avuto la possibilità di avere la tua maglia". Allora per Nicolò c’era la voglia di diventare protagonista nella Juventus, dopo la squalifica dovuta al caso scommesse, adesso invece la necessità di tornare a esaltarsi e incidere in viola.