La rinascita di Pongracic. Il click mentale ha fatto del croato il pilastro difensivo

Il Corriere dello Sport tesse le lodi di Marin Pongracic. Il quotidiano romano, nel suo spazio dedicato alla Fiorentina, si focalizza anche sulla crescita del croato e sul suo miglioramento anche in questa preparazione estiva agli ordini di Pioli. L'ex Lecce era arrivato con lo scomodo compito di rimpiazzare Nikola Milenkovic; proprio contro il suo predecessore, martedì sera a Nottingham, ha disputato una delle migliori prestazioni con la Fiorentina, replicata poi nel pomeriggio di sabato a Manchester. Mettendo a confronto le performance inglesi - con 197 minuti giocati in tre gare è stato il giocatore di movimento più impiegato da Pioli - con quelle del primo Pongracic in maglia viola, la differenza è abissale.
È lui il primo motore del possesso basso della Fiorentina; è sempre lui il calciatore che spesso rompe le linee con percussioni centrali. Compiti che si addicono alle caratteristiche di un calciatore che, nonostante le difficoltà del primo anno a Firenze, anche con Palladino aveva mostrato letture e visione di gioco ben superiori rispetto ai suoi compagni di reparto. Con Comuzzo e Ranieri ai lati è a Pongracic che Pioli si affida per trovare verticalità e linee di passaggio da esplorare. Questa evoluzione di Pongracic, più centrale, in tutti i sensi, passa anche da una presa di coscienza che il calciatore ha fatto negli ultimi mesi. Già da febbraio si era visto un calciatore diverso, che aveva chiuso in crescendo l'annata. Il click è partito soprattutto dalla testa: il classe '97 ha capito di poter essere un trascinatore per i suoi. Un altro leader, assieme ai vari De Gea, Ranieri e Gosens. Lo dimostra anche la fascia da capitano che Pioli gli ha fatto indossare nel test col Grosseto. C'è un nuovo Marin Pongracic per la Fiorentina.
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