Ecco il Sabiri 2.0: vetrina estiva per il rilancio ma se arriva l'offerta verrà ceduto

Tra le sorprese di questo ritiro c’è la sorpresa Abdelhamid Sabiri, centrocampista offensivo della Fiorentina classe 96 reduce da due prestiti nei campionati arabi. Recuperato in extremis e appunto a sorpresa da Stefano Pioli, a differenza delle scelte fatte per Ikoné, Barak, Brekalo ed Infantino (oltre ai già ceduti Nzola e Sottil), al giocatore marocchino è stata data la possibilità di lavorare con il gruppo e prendersi la vetrina delle amichevoli, comprese quelle internazionali. Un’occasione che Sabiri ha cercato di sfruttare mettendosi a disposizione del tecnico che lo ha utilizzato inizialmente da trequartista (qualcosa ha fatto anche vedere) poi sempre più spesso da mediano, spesso in coppia con Bianco (un altro da valutare). Un modo quasi di disciplinarlo e costringerlo a giocare da squadra, sacrificandosi più dietro e anche nella fase difensiva. Mediano di spinta certo ma pur sempre mediano.
Bilancio positivo ma spazio ridotto
Il bilancio è tutto sommato positivo, per il giocatore che ha potuto farsi vedere ma anche per la Fiorentina che rischiava di perdere nei modesti campionati arabi un talento. O almeno come tale era stato individuato dalla Fiorentina stessa quando scelse di prenderlo dalla Sampdoria: un giocatore in rampa di lancio che si è invece perso per colpa di un carattere ribelle e non facile. Lo testò subito in negativo Vincenzo Italiano che al primo ritiro bocciò la poca disciplina e disponibilità del giocatore. Da allora solo prestiti che lo hanno ridimensionato. Il minutaggio, da Grosseto in poi, è stato buono, 30 minuti con i torelli maremmani in cui ha avuto anche un'occasione, 30' con la Carrarese, 60 con il Leicester, 15' con il Nottingham e 7' con il Manchester. Un buon minutaggio che si è andato riducendo.
Punto di ripartenza ma via in caso di offerta
Ecco perché questo pre-campionato per Sabiri può essere un nuovo punto di partenza, ma non necessariamente nella Fiorentina. Con il minutaggio che nelle amichevoli più importanti e probanti è andato via via scemando, se dovesse arrivare un altro centrocampista il marocchino scenderebbe ulteriormente nelle gerarchie. Non un affare per lui, né per la Fiorentina che terrebbe in panchina un giocatore che comunque ha un ingaggio medio-alto che pesa sul bilancio. Il club viola, in caso di offerta congrua (per ora la valutazione è alta) lo lascerà comunque andare, con il giocatore che può considerarsi insomma un assegno da intascare.
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