IL MANAGER, USA-Italia? Mentalità diversa. Rocco...
Il Corriere Fiorentino ha intervistato Maurizio Manetti, manager fiorentino trasferito negli USA, direttore del SoFi Stadium a Inglewood, per parlare di stadio e di profitti. Ecco cosa è emerso: «Mentalità diversa tra Italia e Usa? Beh, qui non esiste il mecenate come c’erano in Italia. Qui tutti pensano a fare profitto. Ma attenzione, dai tifosi il guadagno non è visto come un demonio. Quando si sottoscrive un abbonamento, si diventa soci del club a tutti gli effetti. L’approccio alla partita è diverso, se i prezzi aumentano ogni anno gli spettatori pagano senza farsi troppi problemi. Varietà dei servizi? Si va allo stadio quattro ore prima dell’evento.
Ci sono parcheggi con i grill per arrostire la carne con gli amici, i centri commerciali e gli alberghi. Anche il merchandising è fondamentale, non esistono bancarelle coi prodotti contraffatti. L’investitore ci guadagna e si diverte, è un circolo virtuoso. La mia opinione sulla Fiorentina? Senza dubbio sono state date tante attenzioni alle infrastrutture, comunque per la squadra c’è stata una spesa. Ma Commisso ha poche colpe, ha scelto delle persone di cui si fida che però alla luce dei fatti hanno commesso degli errori. C'è il rischio che Commisso si stanchi di Firenze? Non conosco lui ma altri americani che vogliono investire. Credo che se considererà la Fiorentina un investimento prima o poi non ne potrà più, se invece la vivrà come un hobby allora potrà restare».