Zauri: "Vincere è l'unica medicina. Con Dodo e Fortini siamo in buone mani"

Luciano Zauri, ex viola e allenatore del Campobasso, è intervenuto ai microfoni di RadioFirenzeViola durante la trasmissione "Viola Amore Mio" chiedendosi come può fare la Fiorentina ad uscire da un momento del genere nel quale anche le prestazioni dei migliori stanno mancando: "Se ne esce con la solita medicina che è la vittoria, sistema le cose, dà coraggio al singolo e di conseguenza alla squadra. Quando ti vengono a mancare così tanti calciatori, potrebbe andare ad allenare chiunque, ma se la situazione è questa tutti farebbero fatica. Si deve alzare il livello del singolo. Attraverso il livello del singolo tutta la squadra ne trarrebbe beneficio. Credo abbia inciso anche l'addio di Palladino. Quando le cose non vanno però non c'è una singola cosa che può essere la causa, sennò sarebbe troppo facile".
Da cosa può dipendere il fatto che il rendimento di alcuni giocatori cambi tra nazionale e club?
"L'aspetto mentale sicuramente incide, è determinante, così come trovarsi in una situazione ambientale difficile, ma anche tecnico tattica. Quando le cose la domenica non vanno si ripercuotono sul calciatore. Per Gud, nello specifico, andare via da Firenze e andare in nazionale gli può aver fatto bene, liberandolo dalle pressioni e dalle responsabilità e le sue prestazioni con l'Islanda lo dimostrano".
Cosa ne pensa del percorso che sta facendo Piccoli e che occasioni può essere per lui quella col Milan?
"E' una grandissima occasione, ma non deve sentire addosso il peso del cartellino. Lui deve pensare a giocare a calcio anche perché a Firenze ci sono pressioni maggiori rispetto a Cagliari quindi dovrà essere bravo a gestirle. Il giocatore poi mi piace molto, ha caratteristiche importanti. Sta facendo il suo percorso, S. Siro è lo stadio per eccellenza, quindi sarà un bel banco di prova per lui e la Fiorentina. Piccoli penso abbia tutto per imporsi a certi livelli".
Cosa ne pensa dei due esterni, Dodo e Fortini?
"Molto bene entrambi come caratteristiche. Dodo è una certezza, ha già disputato campionati importanti con la Fiorentina. E' chiaro che lo si debba valutare, credo, per le prestazioni e non per i goal, perché il suo ruolo è esterno basso anche se votato molto all'attacco. E' un giocatore importante e un'arma per la Fiorentina. Anche lui ha giocato con continuità anche le sue prestazione sono state un po' altalenanti come il resto della squadra. Fortini è molto interessante, avrà le sue chance, però penso che continuare a cambiare non sia la soluzione adatta. Sicuramente la Fiorentina, però, è in buone mani da quella parte".
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