BUSO A RFV, La sosta adesso può essere lesiva

24.03.2023 14:09 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
BUSO A RFV, La sosta adesso può essere lesiva
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca


L'ex attaccante della Fiorentina, Renato Buso, ha parlato ai microfoni di Radio FirenzeViola:"La nazionale italiana rispecchia quello che oggi è il calcio italiano, che si caratterizza per una sempre minor presenza di giocatori italiani, e soprattutto per la maggior presenza di giocatori che non giocano in serie A, ma all'estero. Una volta se non toccavi le 100 presenze in serie A, in nazionale non ti chiamavano. Lo sport dev'essere competizione e merito, e purtroppo quello che è sbagliato oggi è il sistema stesso. Il problema sta nel fatto che andare ad acquistare giovani italiani costa di più che acquistare giovani stranieri. Già a partire dalla Primavera, si registra un'elevata e maggioritaria presenza di giovani stranieri."

Cosa ne pensa del fatto che la Fiorentina dovrà giocare lontano dal Franchi? 
"Per quanto riguarda la questione dello stadio il fatto di dover traslocare per due anni e di non poter giocare al Franchi, sarà sicuramente penalizzante per i giocatori e per i tifosi, che dovranno continuamente spostarsi e muoversi per seguire la squadra. Andare fuori regione sarebbe complicato, anche se i tifosi comunque seguiranno la squadra  per sostenerla. Sarebbe da una parte vantaggioso per la Fiorentina poter usufruire del Castellani a Empoli, allo stesso tempo però risulterebbe penalizzante per il fatto che lo stadio dell' Empoli vanta una capienza molto ridotta rispetto al Franchi, soprattutto se pensiamo al fatto che nel caso dovrà ospitare delle partite di coppa."

La sosta è un fattore positivo o negativo?
"Riguardo alla sosta, devo dire che avrei preferito continuare a vedere giocare la Fiorentina, in quanto le soste possono essere lesive se contiamo il fatto che successivamente alla sosta la squadra deve riprendersi mentalmente e fisicamente. Sulla questione Cabral, ritengo che la Fiorerntina fa molto bene a puntare su di lui, soprattutto per la sua devozione e il suo attaccamento alla maglia; ritengo comunque che Jovic sia tecnicamente più forte, ma il calcio oggi non si basa più solo ed esclusivamente sull'aspetto tecnico."