UN MERCATO CON TANTI DUBBI, MA UN SORRISO C'E' SCAPPATO

31.08.2017 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
UN MERCATO CON TANTI DUBBI, MA UN SORRISO C'E' SCAPPATO

Ho sempre pensato che, la nuova moda di questi ultimi anni di iniziare il campionato e fermarsi subito per le partite della Nazionale, fosse una grande rottura di scatole, ma oggi la vedo come una salvezza, come la possibilità per la Fiorentina di fare un mini ritiro utile, a differenza di quello di Moena dove mancavano buona parte degli attuali calciatori viola. 

Pioli avrà la possibilità di lavorare coi suoi ragazzi per vedere di dare una svolta a questo triste inizio di stagione, con un occhio alla giornata conclusiva del mercato per capire se potrà arrivare qualche altro innesto…di valore, se non è chiedere troppo. Forse però non è necessario palesare i nostri desideri perché Corvino ci ha detto che “tutto è stato fatto per i tifosi”, salvo capire se ha riscontrato entusiasmo in molti di noi. C’è l’esempio dello scorso agosto, come campanello d’allarme, dove molti dei calciatori ingaggiati sono stati prontamente rispediti al mittente. Ho il sospetto che alcuni dei nuovi arrivi siano su questo trend e queste ultime ore non credo che stravolgeranno l’impianto del gruppo. Nel frattempo è arrivato un altro difensore destro e un altro francese, ormai la colonia è nutrita se viene ufficializzato anche l’acquisto di Thereau. Si era detto di italianizzare o francesizzare la rosa? Speriamo che sia la volta buona, per quanto riguarda il difensore, perché è dai tempi di Ujfalusi che quel ruolo non trova un degno interprete. Il fatto che venga dall’Empoli retrocesso, così come Biraghi col Pescara e Veretout più Sanchez con ’Aston Villa, non fa fare salti di gioia ma purtroppo, nemmeno con i soldi a disposizione, si riesce a trovare di meglio. 

Confesso che Laurini mi è subito rimasto simpatico per le sue origini: il nonno è di Gubbio! La cittadina (splendida) più nominata a Firenze negli ultimi tempi, assurta alle cronache locali come lo spauracchio di coloro che, orfani dei Della Valle, si vedono a spalare neve in Umbria come da risaputa storia viola. Un sorriso ci vuole per alleggerire i tanti dubbi su questo mercato! 

Ancora non siamo effettivamente orfani, da un punto di vista societario, ma continuiamo ad esserlo da quello emozionale (se pronunciato in modo giusto, ricorda Sousa!) perché i DV rimangono un’entità astratta per la nostra città e la nostra squadra. Si potrebbe anche farsene una ragione, se si percepisse la volontà di continuare comunque a fare calcio attraverso i dirigenti preposti, ma così si ha la sensazione di vivacchiare (si spera, visto come siamo partiti) senza una meta precisa. 

La Signora in viola