LE PAGELLE, Dona in paradiso, zampata Gila
FREY – Praticamente mai chiamato in causa in una gara, per lui, soporifera fino al gol di Parisi sul quale può francamente fare ben poco. Spettatore, 6.
COMOTTO – Bruciato da Ghezzal dopo nemmeno cinque minuti di gioco. Si prende qualche rivincita nel proseguio della sfida, senza rinunciare mai anche agli interventi più decisi. Ruvido, 6.
GAMBERINI – Poco, pochissimo lavoro che si limita a una chiusura su Almiron nel primo tempo, e a un recupero prezioso su Barreto nella ripresa. Dimentica Parisi nel finale, ma per fortuna è un errore che non incide, 6
NATALI – Una disattenzione che Castillo non sfrutta e poc'altro in un primo tempo dove il Bari non spinge. Lascia a metà ripresa, dopo una gara sufficiente, 6.
Dal 38'st KROLDRUP – S.v.
PASQUAL – Un colpo di testa che mette i brividi alla difesa barese, ma anche qualche traversone sballato. Nervoso, nel secondo tempo, rimedia un giallo dopo una baruffa. Sempre al limite, 5,5.
DONADEL – Mezz'ora a inseguire palloni, fino al tocco di Marchionni sul quale trova la traiettoria giusta per superare Gillet. La rabbia sull'esultanza ben rappresenta il momento viola, ma di certo il suo gol è di quelli pesanti. La classe operaia in paradiso, 7.
MONTOLIVO – Il provino del pomeriggio dà buone risposte, ma a vederlo in campo sembra che la caviglia gli dia il tormento. Stringe i denti e, a tratti, trova anche qualche buona geometria. Subito dopo il vantaggio di Donadel impegna il portiere del Bari dalla distanza. Anche nella ripresa è dolorante, ma tiene e con lui la Fiorentina. Coraggioso, 6.
MARCHIONNI – Impreciso negli appoggi, si mangia la prima occasione da rete della Fiorentina. Lontano anni luce dal primo tempo di Genova, spreca un buon pallone sul finire di primo tempo. Rimedia il giallo in apertura di secondo tempo per proteste. Confusionario, 5,5.
SANTANA – Fra i più propositivi del primo tempo, è l'unico che riesce a inventare qualcosa. Dialoga bene con Ljajic in avvio di ripresa, ma il serbo è in fuorigioco. Cala alla distanza, ma anche questa è una prova positiva, 6,5.
Dal 24'st PAPA WAIGO – Il suo ingresso in campo è salutato quasi come una liberazione, e qualche sgroppata regala fiato alla squadra. Sul finale sfiora anche il gol. C'è anche lui, 6.
LJAJIC – Il ritmo è basso, e di spazi a ridosso dell'area di rigore non se ne creano. Ha però il merito di recuperare il pallone che offre a Marchionni a metà del primo tempo. Troverebbe lo spunto buono sul tocco di Santana, ma è in offside. E' il segnale di un certo risveglio, che nella ripresa diventa più evidente. Sul finale sguscia via e costringe Gillet alla respinta che consente il tapin a Gilardino. Serata a doppia faccia, 6.
Dal 41'st BOLATTI – S.v.
GILARDINO – Costantemente costretto a giocare spalle alla porta, non ha mai il pallone giusto per la conclusione o la deviazione. Col passare del tempo perde anche la giusta convinzione, ma sulla corta respinta di Gillet trova la zampata che chiude il conto, seppure nel finale si mangi il terzo gol. Al posto giusto nel momento giusto, 6.
MIHAJLOVIC – Montolivo stringe i denti ed è regolarmente in campo, il resto della formazione è speculare a quella vista a Genova senza Vargas. Dopo mezz'ora al piccolo trotto, ci vuole un'invenzione di Donadel per sbloccare il risultato. Trova il raddoppio dopo 35 minuti di gioco nella ripresa, grazie a Ljajic e Gilardino. Il gioco continua ad essere lontano, ma stasera servivano soprattutto i tre punti. Tanto basta, 6,5.