KUZMANOVIC, Pensando ad un rinnovo terapeutico
Kuz Kuz Kuz gli cantavano entusiasti i tifosi. Oggi molti si mettono le mani nei capelli quando ha il pallone tra i piedi, specialmente nella prossimità della porta avversaria. E’ la storia attuale di un giocatore che arrivato a Firenze due gennaio or sono, è cresciuto e calato con pari velocità. In attesa che deccolli di nuovo. Inizio difficile come tutti i giovani da formare che approdano alla corte di Prandelli. Un diamante grezzo che sa mettersi a disposizione degli altri e con umiltà accetta il lungo periodo di apprendistato a cui lo sottopone l’allenatore (situazione riuscita decisamente peggio con Da Costa). Ne viene fuori una crescita progressiva e confortante, da renderlo titolare in avvio di stagione e portare il suo bilancio viola a 54 presenze con tre reti. Oggi distribuiti lungo quei 186cm serbo svizzeri c’è la stessa voglia di fare e di rincorrere il pallone ma una gran confusione in testa. Giovedì contro l’Ajax, una nuova esclusione dal primo minuto segnerebbe il primo vero passo indietro da quando Prandelli pareva aver trovato la quadratura del cerchio a centrocampo con lui, Melo e Montolivo alle spalle di Santana. Un involuzione legata ad una forma crollata nei primi mesi del 2009, gambe che pagano forse più di altri quel richiamo invernale di Marbella.
Lui che prima di tutto è un maratoneta, un giocatore che non conosce sosta finché il fiato lo sorregge. Difficile abbinare sempre lucidità a quel passo veloce, quando Kuzmanovic ci è riuscito il risultato è stato ottimo e se ne è accorto anche l’Arsenal. Oggi l’idea prevalente è quella della confusione, magari anche di un po’ di insicurezza che sporge spontanea in un calciatore ventiduenne a cui manca leggermente la terra sotto i piedi. La riprova, il confronto con la porta avversaria, i tiri fuori misura e i cross sballati delle ultime uscite la conferma. Prandelli ama dare fiducia agli uomini in cui crede, anche quando non sono al massimo della condizione. Una fiducia che Corvino è pronto a ribadire sottoponendogli presto il rinnovo contrattuale fino al 2013. Quanto sia un investimento sul futuro, o la capacità di ridare stimolo ad un giocatore già per questo presente viola lo vedremo presto. Ajax permettendo.