ENTUSIASMO DA VENDERE
Quando c'è l'entusiasmo c'è tutto. Poi se c'è una squadra buona intorno ancora meglio. E se a questo ci penserà Daniele Pradè con Barone e tutta la squadra mercato, circa l'entusiasmo Ribery ne ha da vendere. Dodici anni a grandi livelli nel Bayern non sono facili da dimenticare, con la maglia bavarese impressa sulla pelle ma la prima impressione è che il francese sia davvero convinto di questa scelta e vuole farsi abbracciare e assorbire totalmente dalla nuova tifoseria. Appena sceso dall'aereo ha potuto assaggiare tutto la voglia di Firenze di buttarsi alle spalle alcuni anni di promesse e giocatori da plusvalenza per ammirare in campo finalmente un grande calciatore. Che non è sinonimo di vittoria, ben inteso, ma di spettacolo in campo, di abitudine comunque a vincere, di esperienza, di richiamo mediatico. Chi non ha notato quanto le tv (Sky su tutte) hanno parlato di Ribery? Praticamente da ieri, quasi interrottamente.
E il feeling sembra già scattato: Ribery è un professionista tanto da non lasciare nulla al caso e portare con sé il fisioterapista che lo faccia stare fisicamente bene. Non gli manca l'abitudine al lavoro, né la qualità e l'esperienza e queste di sicuro, quando sarà pronto, le metterà in campo. Firenze vuole solo quello. Ribery vuole una realtà sì diversa ma fatta di passione. E in quel bacio al bambino in prima fila stamattina all'aeroporto c'è tutta la dimensione dell'uomo, spesso finito nelle polemiche, ma di alto profilo. Gli amici (come Frey) lo raccontano già innamorato di Firenze, Oddo (come ha raccontato ai nostri microfoni Prandelli) lo mise in guardia sulla forza del popolo del Franchi, la moglie lo ha spinto verso questa città (Grazie alle donne, c'è davvero da dirlo)... Insomma i presupposti ci sono tutti per passare dall'innamoramento all'amore vero.