VIERI, L'acquisto "mediatico" di Firenze
Fonte: Repubblica
Secondo quelli della Snai potrebbe fare gli stressi gol di Kakà. Meglio di Adriano, Quagliarella e Miccoli. Meglio anche di Inzaghi, Di Natale e Pandev. Insomma, se si parla di gol (il suo titolo di capocannoniere è dato a 20), Giampaolo Pazzini è considerato uno dei primi dieci attaccanti del campionato. Eppure questi suoi primi giorni con la Fiorentina, quelli del dopo Toni, della sua nuova vita, sono una specie di smorfia amara. Giampaolo non riesce più a sorridere. Perché? L´arrivo di Vieri lo ha messo da parte. I tifosi stravedono per Bobo, giornali e tv lo inseguono, lo raccontano, lo esaltano. Vieri da un punto di vista mediatico tira - la Fiorentina non può non averlo considerato... - e piace alla gente. Sabato sera a Viareggio, quando è entrato in campo, si è sentito un ohhhh lunghissimo. E Pazzini è uscito a testa bassa, un po´ seccato. Forse deluso. Anche se poi, entrando dentro gli spogliatoi, dalla tribuna è partito un lungo applauso. Ma l´attenzione per Bobo in questo momento è più rumorosa. E un po´ fa ombra al giovane talento viola. Qualche giorno fa, nell´amichevole contro la Primavera, Pazzini ha segnato il suo primo gol. E anche Vieri. Ma di quello del Pazzo si è parlato pochissimo. «Sembra quasi che non abbia fatto gol» ha sottolineato Prandelli. Che ha anche parlato con il suo attaccante. «Ho detto a Giampaolo di stare tranquillo, che tutta questa attenzione su Vieri gli toglie un po´ di pressione. E che la gente sarà tutta con lui quando inizierà il campionato». Già, perché il titolare è Pazzini.
Ma il problema, se problema c´è, è tutto esterno alla Fiorentina. Vieri non fa niente per fare il divo, anzi. E poi tra lui e Pazzini c´è già feeling. Anche la squadra e Prandelli stanno con Pazzini. «Giampaolo non si deve preoccupare, sta facendo bene, sono soddisfatto» ha detto il tecnico dopo l´amichevole di Viareggio.
E in effetti il Pazzo ce la sta mettendo tutta. È arrivato in ritiro più tardi degli altri (ha giocato gli Europei e poi ha fatto le vacanze), ma comunque in anticipo rispetto agli accordi presi con la società. «È un buon segno, significa che ha voglia di ricominciare». La voglia non manca. Nemmeno l´applicazione al nuovo modulo. Prandelli lo ha messo lì davanti a tutti e intorno a lui ha progettato la nuova Fiorentina. Una squadra che non scarichi solo su Pazzini la responsabilità del gol, ma che sappia cercarlo anche altrove. Per il momento ci sta pensando Mutu - ne ha già fatti cinque - gli altri arriveranno. «Giampaolo si è mosso bene» ha ribadito Prandelli dopo Viareggio. Appunto.
In attesa dei gol e di qualche applauso in più, Pazzini sta cercando soprattutto di rimettersi in forma. Ha dieci giorni di lavoro in meno nelle gambe, ma per l´inizio del campionato dovrebbe essere già a buon punto. Il nuovo modulo esalta le sue qualità sui colpi di testa (anche Semioli si è sorpreso: «Avete visto quanto tempo rimane sospeso in aria?»), con Mutu l´intesa funziona anche se certi meccanismi devono essere ancora messi a punto. Ci vuole tempo e pazienza. «È uno dei più forti giovani attaccanti del campionato di serie A» hanno detto un po´ tutti, da Sacchi a Lippi. Per questo la Fiorentina ha puntato su di lui. Cercando di non mettergli ansia e provando a metterlo a suo agio in campo. Chiedergli i gol di Toni è una forzatura e non serve, però Pazzini sa bene che questa è la sua grande occasione. Da Toni e Vieri, da Marta a Melissa, c´è sempre qualcuno che gli ruba un po´ la scena. E´ il suo destino. Ma quando arriveranno i gol sarà tutto diverso. Glielo ha detto anche Prandelli.