SCONCERTI, Bruno Fernandes mi ricorda Rui Costa
A parlare di Europa League e campionato a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è stato il direttore Mario Sconcerti.
Che può dirci di Manchester United-Roma? "La Roma contro le squadre più forti, sia in Italia che all'estero, ha dimostrato dei limiti. E' stata una Roma inadeguata nella formazione, nella qualità complessiva. Ha fatto un buon primo tempo, con un gol anche fortunoso di Dzeko. Quello resta il vero tiro in porta della Roma, insieme al suo colpo di testa nella ripresa. Si è vista una differenza di personalità molto forte. Lo United non gioca all'inglese, cerca di tenere la palla e con passaggi verticali e triangolazioni di arrivare al tiro. Non si può arrivare con due centrocampisti contro lo United. L'uomo da marcare era Bruno Fernandes e non ho capito chi lo ha marcato, non lo si è visto. Ibanez a questi livelli ancora non c'è. E' giovanissimo, di grandi prospettive ma ha perso 18 palloni. A questi livelli la qualità è tutto. Ed è successo anche a Cristante, Smalling e ai centrocampisti. Si sono accentuati i problemi visti tutto l'anno".
Grande prestazione di Bruno Fernandes: "Si vedeva che era importante già in Italia, quando era alla Sampdoria, ma ora è diventato un top player. Non mi aspettavo diventasse così. E' quasi ai livelli di Rui Costa".