Giorni di passione sul fronte Kean: l'Arabia non fa paura, la Premier sì. Gli acquisti dalle piccole sono un rischio, perché non proseguire sulla scia di un anno fa? Il miglioramento fu importante, e non si trattava di scarti

Giorni di passione sul fronte Kean: l'Arabia non fa paura, la Premier sì. Gli acquisti dalle piccole sono un rischio, perché non proseguire sulla scia di un anno fa? Il miglioramento fu importante, e non si trattava di scarti
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Lorenzo Di Benedetto

I fatidici giorni di passione, sul fronte Moise Kean, sono arrivati. Due settimane, più un giorno, nelle quali la Fiorentina non sarà padrona del destino dell'attaccante, visto che da lunedì scorso, fino al prossimo 15 luglio, sarà attiva la clausola da 52 milioni attraverso la quale qualsiasi club potrà acquistare il numero 20 viola. Tutto noto, tutto preventivato da tempo, ma adesso siamo arrivati al dunque e un po' di paura c'è, visto che perdere il classe 2000 autore di una grandissima stagione a suon di gol, sarebbe un boccone amaro da digerire e sostituire un calciatore così non sarebbe affatto facile, ricordando anche la fatica fatta dalla dirigenza dopo l'addio di Dusan Vlahovic. Le pretendenti ci sono, e lo sappiamo molto bene, e se da una parte l'Al-Quadsiah non fa molta paura, nonostante l'offerta da 15 milioni di euro a stagione per tre anni fatta pervenire al calciatore, il Manchester United incute più timore. Kean non ha intenzione di lasciare il calcio che conta per trasferirsi in Arabia Saudita, o almeno questa è la sensazione che possiamo avere in questi giorni, ma i Red Devils sono tutta un'altra cosa e se dovesse davvero arrivare la proposta sul tavolo del giocatore sarebbe complicato, per lui, dire no.

L'eventuale sostituzione di Kean.
La speranza è che alla fine Kean resti alla Fiorentina, ma in caso contrario la Fiorentina non potrebbe permettersi il lusso di sbagliare la scelta relativa al suo sostituto, anche se qualche dubbio, sulle voci che stanno circolando, c'è. Il primo nome sulla lista di Pradè e Goretti è infatti quello di Roberto Piccoli, attaccante del Cagliari, ma la domanda che ci poniamo è molto semplice: sarebbe pronto a raccogliere un'eredità così pesante visto che nell'ultima stagione, in Sardegna, ha segnato soltanto 10 gol? Difficile poter rispondere sì, con assoluta certezza, e il ragionamento da fare, che si lega anche a due dei primi tre acquisti della Fiorentina in questa estate, è quello relativo alla diversa pressione a cui sarebbe sottoposto Piccoli lasciando i rossoblù per approdare a Firenze.

Le differenze rispetto a un anno fa.
Facciamo un passo indietro e torniamo a parlare degli altri due calciatori che potrebbero avere delle difficoltà, anche se chiaramente speriamo di no, legate al salto da una piccola alla Fiorentina. Mattia Viti è stato sì di proprietà del Nizza nelle ultime due stagioni, ma non ha comunque mai avuto a che fare con la pressione che avrà in viola, dovuta a obiettivi diversi rispetto alla salvezza e stesso discorso vale anche per Jacopo Fazzini, che arriverà da Empoli, come Parisi due stagioni fa. Lo scorso anno, sia all'inizio che alla fine del mercato, erano arrivati tutti calciatori (da De Gea a Gosens, fino ad Adli, Cataldi, Bove e Kean) che prima di approdare a Firenze avevano vestito maglie importanti, di club abituati, come minimo, a giocare per gli stessi obiettivi della Fiorentina, ma anche per qualcosa in più. Gudmundsson e Colpani, altri due acquisti della scorsa estate, arrivavano da club più "piccoli" ed entrambi, come sappiamo, hanno trovato più difficoltà di quello che si pensava. Sia chiaro, ogni giocatore ha una storia a sé, ma se Dzeko rappresenta una garanzia, Viti e Fazzini sono scommesse, almeno sulla carta, da vincere. Ricominciare a puntare a prendere giocatori dalle big potrebbe essere l'idea giusta, perché anche se in passato alcuni calciatori sono stati apostrofati come tali non possiamo certo parlare di "scarti". Intanto però, la speranza, la prima speranza, è che la Fiorentina possa continuare ad avere a disposizione Moise Kean, che sarebbe il vero grande acquisto viola per la seconda estate consecutiva.