PAPADOPULO, Osvaldo come Mançini
A Radio Viola è stato contattato Giuseppe Papadopulo, attuale mister del Lecce e allenatore di Osvaldo nella passata stagione. Ecco le sue parole sul talentino viola:
Papadopulo,lei ha lavorato con lui l'anno scorso a Lecce, com'è come ragazzo?
E' un ottimo ragazzo sul piano delle qualità morali. A livello calcistico è un giocatore straordinario. E' un giocatore che ha bisogno di spazi per sprigionare la sua velocità, che, abbinata alla sua fantasia, lo rende quasi immarcabile. Uno schema troppo rigido lo bloccherebbe. Deve giocare libero da tatticismi.
E' rimasto sorpreso da questo esordio?
Alla vigilia del suo debutto mi sono detto "speriamo che giochi", per dimostrare tutto il suo valore e per avere più opportunità in seguito.
L'ha già chiamato?
No. Di solito dopo queste partite tutti ti chiamano il giorno stesso o subito dopo. Io lo chiamo tra un paio di giorni almeno della mia non se ne dimenticherà in futuro.
Vede bene la porta? Nel 4-2-3-1 può giocare largo dietro la punta?
Si, vede bene la porta e può benissimo giocare in quel ruolo perchè ha anche ottime doti fisico-muscolari. Se bisogna trovargli un difetto direi che a volte è troppo lezioso. Cerca di impreziosire le giocate o i tiri cercando, magari, un po' troppo il lato estetico della giocata. Come giocatore mi ricorda molto Mançini della Roma, ha lo stesso modo di puntare l'avversario e di fare il doppio passo.
L'Under21 italiana lo sta già seguendo in quanto Osvaldo ha la doppia nazionalità (argentina e italiana). Secondo lei, in un futuro, sarà utile anche alla Nazionale?
Mi verrebbe da sbilanciarmi troppo, ma mi voglio frenare..Dico solo che Osvaldo potrà arrivare molto in alto, è fortissimo.