PAGANIN, Milenkovic gran marcatore. Biraghi...
Alla vigilia della sfida di San Siro tra Inter e Fiorentina, ha parlato Massimo Paganin. L'ex difensore dell'Inter ha un passato anche a Firenze, visto che da lì (dai due anni di giovanili a fine anni '80) è partita la sua carriera, il cui apice sono senza dubbio i quattro anni in nerazzurro (dal 1993 al 1997). Ecco la sua analisi sul momento dei viola e sulla sfida di domani:
In vista della gara di domani ed in generale, come vede questa nuova Fiorentina?
"La Fiorentina con il Torino ha fatto bene, e ha giocatori che si conoscono già bene. Ultimamente hanno fatto molto bene dietro, non è un caso sia la miglior difesa post-lockdown. La proprietà ha deciso di tenere i giocatori più importanti e questo è un aiuto in più per l'inizio della stagione. Li vedo cresciuti rispetto allo scorso anno, rispetto al Torino li ho visti per esempio molto avanti, e in campo non c'era neanche Amrabat. La Fiorentina comincia ad avere una rosa di qualità, soprattutto a centrocampo. Una squadra cresciuta, che secondo me riparte con buone prospettive e sarà sicuramente ostica da affrontare per tutti, ad iniziare dall'Inter".
Da ex-difensore, un giudizio su Milenkovic: può essere la stagione della consacrazione?
"È cresciuto tantissimo negli ultimi anni. Credo che renda meglio in una difesa a 3 perché lo vedo più marcatore, stare a contatto fisico con l'attaccante lo esalta, è molto bravo di testa e la sua fase difensiva è davvero intensa. L'esperienza di Pezzella accanto è stata fondamentale per la sua crescita. Forse il suo problema è che non ha ancora imparato a gestire alcune situazioni di campo e soprattutto i cartellini facili: mi viene da paragonarlo a Barella, ancora sono un pò troppo irruenti ma questo verrà aggiustato con la maturazione".
Il duello tra il serbo e Belotti dell'ultima partita ha ricordato scontri d'altri tempi: come è cambiato invece il modo di marcare rispetto a quando giocava lei?
"Il vantaggio per gli attaccanti ad oggi è oggettivamente enorme: i difensori sono limitati dai mille occhi su di loro, non possono allargare il braccio che gli avversari accentuano subito il contatto. Il calcio però è uno sport di contatto, ed un duello fisico come quello di sabato fa parte della bellezza di questo sport".
Tornando alla gara di domani: la sfida si deciderà sulle fasce, sopratutto col duello Biraghi-Hakimi.
"Sì senza dubbio, anche per Chiesa dall'altra parte, aldilà se giocherà Perisic o Young, sarà una gara complicata. Entrambe le squadre si schierano con un 3-5-2 in partenza, i due moduli speculari creeranno diversi duelli interessanti. Per quanto riguarda Biraghi, è tornato a Firenze dopo un'annata in cui è maturato molto, ha giocato partite importanti ed è stato anche decisivo".