MUTU, La lettera di addio al calcio: "Grazie Firenze!"
Attraverso le pagine de Il Corriere dello Sport, l'ex attaccante viola Adrian Mutu ha dato l'addio al calcio, scegliendo di salutare Firenze: "Dopo tanti anni trascorsi sui campi di calcio, è arrivato per me il momento di fermarmi, di chiudere la mia carriera. Ho vissuto un sogno bellissimo e voglio lasciare un segno della mia immensa riconoscenza a tutti quelli che mi hanno aiutato nella vita e nella professione. Un sogno che è stato possibile grazie a tante squadre, dall’Arges alla Dinamo Bucarest fino all’Inter, dal Verona al Parma, dal Chelsea alla Juventus, dal Cesena all’Ajaccio passando per il Petrolul, il Pune e infine il Targu Mures. Principalmente, però, voglio ringraziare la Fiorentina e, al primo posto ovviamente la mia nazionale, quella Romania di cui sono ancora oggi il capocannoniere con 35 gol e che da sempre viene prima di tutto. E’ stato grazie a loro che mi sono ritagliato uno spazio all’interno del paradiso dei calciatori e non dimenticherò nemmeno un minuto delle tante gare giocate. Fin da bambino sognavo di fare il calciatore: ho avuto la fortuna e la determinazione, nonostante tutto, di riuscirci. Non è certo questo il giorno per ricordare i momenti neri, ma quello di condividere con tutti voi i momenti straordinari, giganteschi della mia carriera. E’ stato un volo nel cielo del calcio, in cui ho incontrato tifosi splendidi e - appunto - due realtà, la Fiorentina e la Romania, che mi hanno trattato come un principe. Dico solo che sono stato un uomo fortunato perché ho trovato tifosi che mi hanno voluto bene, un bene immenso, pieno di affetto e di amicizia. A tutti loro voglio regalare il mio ultimo inchino. Potevo vincere di più? Ho vinto quello che sognavo, l’amore di gente unica, impagabile.
Per un attimo voglio mettere in un angolo gli errori che ho commesso e per i quali ho pagato il mio dazio alla vita. Ora è il tempo solo dell’immensa felicità per una carriera piena d’amore. Per questo voglio dire grazie. Grazie alla Romania: non dimenticherò mai le emozioni vissute il giorno del mio esordio, il 29 marzo 2000, e nemmeno il sudore speso per la qualificazione agli Europei del 2008, quando segnai un gol all’Italia battendo Gigi Buffon, uno dei simboli degli azzurri. Grazie alla Dinamo Bucarest, con cui, a 18 anni ho vinto Coppa e campionato. Grazie al Parma, con cui centrammo il 5° posto in classifica a pochi punti dal 4°, conquistando la qualificazione in Coppa Uefa. A Firenze e alla Fiorentina, invece, una pioggia di grazie. Quel 5° posto raggiunto nonostante la penalizzazione di 15 punti inflitta ai viola resterà il “piccolo” miracolo sportivo a cui anche io ho contribuito. A tutti i tifosi viola voglio poi regalare due immagini che mi porterò dentro a vita: il gol allo Slavia Praga che ha aperto la porta alla prima Champions League dell’era Della Valle e la doppietta realizzata in Olanda contro il PSV. Una vita, la mia, segnata dall’amore della gente, quell’amore che adesso vi sto raccontando. Grazie, di cuore, per aver contribuito, tutti voi, a rendere straordinario il sogno di un bambino che oggi, dopo 522 gare con squadre di club e 77 presenze con la Romania, ha deciso di mettere in bacheca i suoi ricordi, consapevole che le emozioni resteranno sempre qui, dentro di me. Con immenso amore».