Livorno costretto a cambiare il logo dopo le polemiche: "Situazione anomala"

Il Livorno si trova costretto a cambiare il proprio logo. Dopo le polemiche degli scorsi giorni, il club labronico ha condiviso una nota in cui ha spiegato la scelta: "Prendiamo atto del malcontento suscitato dal lancio del nuovo logo, presentato ieri presso lo studio Zaki, nel quartiere Venezia.
Tuttavia, crediamo sia giusto che le cose vengano conosciute fino in fondo, prima di sparare a zero contro tutto e tutti. Stiamo facendo delle valutazioni con la Lega, che ci aveva richiesto il logo ufficiale già la scorsa settimana, per capire se sarà possibile ottenere ancora qualche giorno per modificare l’elemento del “dollaro”. Siamo l’unico club professionistico in Italia — e probabilmente al mondo — che ha la denominazione ufficiale (Unione Sportiva Livorno 1915) intestata a un club (il Club Magnozzi) e il logo in capo a un privato (Enrico Fernandez). Una situazione anomala, che ci ha messo in difficoltà più volte e che rappresenta una vera e propria stortura.
Vivreste voi prendendo in prestito il vostro nome e cognome da un soggetto terzo?
Abbiamo cercato soluzioni, ma per motivi indipendenti dalla nostra volontà ci siamo trovati costretti a cambiare logo.
Non possiamo che ringraziare lo studio Zaki per la totale disponibilità e per l’eccellente lavoro svolto.
Stiamo leggendo i vostri commenti, valutando le osservazioni e prendendo in considerazione le proposte alternative. Cercheremo, come sempre, di avvicinarci a tutti nel limite del possibile. Ma qualunque sarà la decisione finale, è bene chiarire che non sarà dettata da un capriccio o da uno sgarbo, ma da una necessità oggettiva e ineludibile.
Le polemiche che alcuni sollevano a ogni nostro passo non nascono da una reale valutazione di ciò che facciamo, ma da una volontà precisa di destabilizzare, alimentata da un sentimento malato che affonda le radici in un passato recente.
Dopo un anno trionfale e sacrifici storici, restiamo grati al grande numero di tifosi che ci sostiene con affetto e passione.
Agli altri chiediamo solo un po’ di fiducia in più e qualche polemica in meno.
I nostri programmi non cambiano. Andiamo avanti con la stessa determinazione del primo giorno, consapevoli che gli inciampi e le incomprensioni si superano sempre. Basta volerlo.
A breve, nuovi aggiornamenti".
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