JUVENTUS, Indice di liquidità sotto soglia minima
La Juventus ha un indicatore di liquidità al di sotto della soglia minima prevista. Al 30 di settembre del 2021, nelle risultanze contabili approvate dal Consiglio di Amministrazione, questo indice è a 0,57, contro uno 0,6 minimo per operare senza limitazioni durante il calciomercato. Oggi, con la verifica della scadenza al 30 novembre del 2021, sarà inferiore al permesso e quindi non è detto che sia un calciomercato "libero". Però la Juventus crede, grazie all'aumento di capitale di 400 milioni, di ritornare sopra alla soglia minima e di consentire il ripristino dell'indice di liquidità al di sopra della soglia minima.
Questo il virgolettato nel documento di registrazione che accompagna l'aumento di capitale. "Ai sensi della normativa applicabile, a causa del mancato rispetto del suddetto indicatore, l’Emittente sarebbe tenuto a operare nella seconda fase della Campagna Trasferimenti 2021/2022 (ovvero da lunedì 3 gennaio a lunedì 31 gennaio 2022) secondo le limitazioni previste dalla normativa applicabile, con possibili impatti negativi sulla competitività sportiva della Prima Squadra. Tuttavia l’Emittente ritiene che l’Aumento di Capitale, la cui esecuzione è prevista entro il 31 dicembre 2021, costituisca un’azione di rimedio alla carenza finanziaria rilevata al 30 settembre 2021 coerente, per tipologia e tempistica di esecuzione, con le azioni di rimedio previste dalla normativa di riferimento e funzionale a consentire il ripristino dell’indicatore di liquidità al di sopra della soglia minima prevista".
Se non dovesse essere così, la Juventus dovrebbe quindi prima vendere - o rescindere - prima di potere fare acquisti in entrata per cercare rinforzi per arrivare al quarto posto.