COMMISSO, Voglio lasciare qualcosa a Firenze
In una lunga intervista concessa al Sole 24 Ore, il Presidente della Fiorentina Rocco Commisso ha raccontato chi è e cosa vuole per la Fiorentina: "Ho 69 anni e anche stamattina mi sono svegliato alle 5.30 per lavorare. Qui si corre sempre. Mio padre è stato in Africa a far la guerra ed è stato fatto prigioniero di guerra dagli inglesi. È tornato come perdente. Noi siamo partiti dall'Italia come perdenti. Come i soldati americani che tornavano dal Vietnam. Avevamo tanti problemi e si faceva fatica ad arrivare alla fine del mese, non avevamo neanche i soldi per comprarci le scarpe. Per riuscire a pagare la retta annuale della scuola di 300 dollari dai 14 ai 17 anni lavoravo da mio fratello più grande che aveva aperto la prima “delivery pizza” del Bronx. Il locale si chiamava ‘Pizza Time'.
La Fiorentina? Io ho 69 anni e mi sono detto se non lo faccio ora quando… Non ho molto tempo e voglio lasciare un segno. E mi sono buttato in questa nuova sfida. Vi dico solo che non farò con Chiesa lo stesso errore che hanno fatto con Baggio. Robi Baggio era il più grande e lo hanno venduto solo per i soldi. Io non so che cosa prevede il suo contratto, e se ci sono delle clausole particolari, ma per quanto mi riguarda ènil nostro campione non lo venderò nemmeno per 100 milioni di dollari. Io ho i miei sogni. Non li dico per scaramanzia. Andiamo avanti passo dopo passo e vediamo che cosa succede. Io voglio fare qualcosa per Firenze e per la Fiorentina, voglio lasciare qualcosa Lo stadio? L’ho già detto al sindaco, se me lo fanno fare io ci sono. In Italia c’è la burocrazia per tutto, negli appalti si vedono ancora corruzione e criminalità. Negli Stati Uniti bisogna lavorare duro, ogni giorno, nessuno ti regala niente ma la meritocrazia esiste. Ancora oggi continuo ad alzarmi alle 5 di mattina come quando lavoravo da ragazzo nella pizzeria di mio fratello, ma se sei bravo, se ti impegni le cose te le fanno fare e i risultati arrivano".