"OCCHI PUNTATI SU...", L'altro mercato e tre casi su cui meditare

07.01.2008 03:06 di  Stefano Borgi   vedi letture
Fonte: Stefano Borgi per FV

Liverani, Ujifalusi, Vieri; sia chiaro, il tutto in rigoroso ordine alfabetico. Sono giorni frenetici e lo saranno ancora di più con l’avvicinarsi del 31 gennaio (data di chiusura del cosiddetto “mercato di riparazione”). I giornali sparano di tutto e di più, riempiendo pagine e pagine con nomi improbabili come Sissoko, Mavuba, Kuban…(chi era costui?), addirittura ha fatto il suo ingresso nella hit – parade dei sogni un difensore austriaco, tale Prodel. Gente precisa, affidabile, magari non dei buontemponi, quella austriaca, ma dopo Krankl e Prohaska (campioni, loro si, a cavallo fra gli anni 70’ e 80’) non ricordo un altro prodotto di quella terra degno di tali nomi. E i tifosi? Anno dopo anno si fanno sempre più furbi, hanno annusato il giochino, leggono, valutano, commentano, magari in cuor loro sperano, ma poi finisce lì. Meglio parlare di fatti concreti come, ad esempio, i tre viola in scadenza di contratto che abbiamo citato in apertura. Lo potremmo definire “l’altro mercato” o parafrasando un’altra fortunatissima trasmissione televisiva, “quelli che aspettano…il rinnovo del contratto”, tre casi diversissimi fra loro, per la cui soluzione la tifoseria si sta spendendo pericolosamente, e sui quali vale la pena fare alcune considerazioni.

Rispettiamo ancora l’ordine alfabetico e partiamo con Fabio Liverani: regista – panda, specie in via di estinzione (dopo Pirlo vi viene in mente qualcun altro?), splendido propugnatore del principio che è il pallone che deve correre e non il calciatore. Numeri alla mano è di gran lunga il giocatore viola che tocca più palloni in una partita, il classico giocatore “cassaforte”. Arrivò due anni fa a costo zero, fu detto per fare da nave scuola a Montolivo che, al tempo, doveva diventare il nuovo Pirlo. Riccardo, purtroppo, per ora non è diventato nemmeno il nuovo Liverani e quella nave scuola, per il talento di Caravaggio, sta diventando una sorta di Titanic. Si è fatta molta letteratura sul dualismo e/o convivenza tra Liverani e Montolivo, e a nostro parere questo connubio non ha mai convinto fino in fondo. Troppa la differenza d’esperienza, di personalità e, non ce ne voglia “Montolo”, anche di piede tant’è che quando un compagno è in difficoltà, scarica immediatamente solo e sempre su Liverani. A questo punto il dubbio è lecito: è giusto rinnovare per altri due anni il contratto a Liverani, e nel contempo obbligare Montolivo ad emigrare sulla fascia per cercare spazio e gloria? E’ giusto portare a fine carriera un giocatore che comunque non può (giocoforza) rappresentare il futuro e castrare la crescita di quello che promette di essere il talento più fulgido della Fiorentina di domani? Meditate gente meditate…


Thomas Ujifalusi: per il ceco lo spartiacque è la partecipazione alla Champions League, senza la quale “Ufo” saluterà la compagnia per accasarsi in lidi più nobili e meglio remunerati. Per lui Corvino sta facendo un’eccezione; una ferrea regola dirigenziale interna impone rinnovi contrattuali al massimo per due anni per i giocatori che hanno superato i trent’anni. Thomas ne ha 31 e il ds viola gli ha proposto altri tre anni di permanenza a Firenze (per essere chiari, questo fu il motivo per il quale se ne andò Christian Brocchi che pretendeva lo stesso rinnovo triennale mentre invece, essendo un over 30, Corvino di anni gliene offriva al massimo due). E’ evidente, quindi, la grandissima stima e considerazione che lo staff tecnico-dirigenziale viola ripone nel difensore ceko. La situazione, però, è fin troppo chiara; i procuratori (Ufo ne ha più di uno) continuano a sbandierare la percentuale di 50% e 50% e rimandano l’appuntamento a giugno. La sensazione è che ci siano pochi margini di manovra e la Fiorentina perderà non solo un esterno difensivo di valore, ma anche un centrale difensivo di livello internazionale ed un professionista impeccabile. Meditate gente, meditate…

Ed eccoci a Christian Vieri: per lui, viste le premesse, numeri da capogiro. Innanzitutto, 8 chili perduti dal ritiro di Castelrotto, 6 reti in totale, 2 rigori decisivi procurati e 21 presenze complessive fra campionato e coppa (è vero, con molti spezzoni e tre sole da titolare) che lo pongono al primo posto fra i viola davanti a Frey e Liverani con 20. Un contratto particolare il suo, sicuramente a termine, forse a gettone, comunque in stand-by nell’attesa di verificare se Bobone fosse ancora un calciatore “vero”. Il momento è arrivato e Vieri non solo ha dimostrato di essere tornato su ottimi livelli, ma non fa mistero di puntare all’Europeo 2008 con la nazionale, come vice Toni, e sta lavorando e sudando per quell’obiettivo. Anche lui fu ingaggiato per fare da nave scuola a Pazzini (il termine ufficiale era “chioccia”, ma fa lo stesso) e come Liverani per Montolivo, Bobo sta diventando un altro Titanic per il “Pazzo”, in evidente difficoltà e adesso “infastidito” anche dall’arrivo di Cacia. Sul rinnovo contrattuale di Vieri si sta sollevando una sorta di petizione popolare, la tifoseria lo ha ormai adottato, i suoi trasferimenti in treno da Prato a Firenze sono stati romanzati in tutte le salse, la sua intesa con Mutu regala fiducia e speranza al tifoso che guarda con sospetto invece la “separazione in casa” fra il rumeno e Pazzini. A questo punto si pone ancora il solito dubbio: è giusto confermare Vieri, e lasciare nel limbo Pazzini sul quale “tutti” avevano giurato ad inizio stagione? Con Vieri in campo, è giusto continuare a praticare il modulo ad una punta, ovvero il 4-2-3-1 senza sviluppare il 4-3-3 che dovrebbe (anzi, avrebbe dovuto) fare le fortune di Pazzini? E ultimo quesito che (lo ammettiamo) è forse un mero esercizio di dietrologia: siamo sicuri che l’anno prossimo, sia in caso positivo (leggi convocazione in nazionale) che in caso negativo, Bobone avrà gli stessi stimoli di adesso?

In definitiva tre casi spinosi che metteranno a dura prova l’abilità di Corvino. Bisogna far presto perché dopo il 31, i calciatori in scadenza di contratto potranno accordarsi con altre squadre e per assurdo il giocatore che ha meno chances di essere riconfermato (Ujifalusi), sarà quello probabilmente più rimpianto. Meditate gente, meditate…