WENDT (BMG) A FV, FIAMME IN CASA E DIFESA AL FRANCHI. COSÌ PASSEREMO
Al Borussia Mönchengladbach dal 2011, con all'attivo 159 presenze nel club tedesco, il laterale sinistro Oscar Wendt, nato in Svezia nel 1985, è uno dei pilastri della prossima avversaria europea sul cammino della Fiorentina. Settantatré presenze nelle competizioni europee, tra Göteborg, Copenaghen e ‘Gladbach, fanno di lui uno dei giocatori più esperti in rosa per quanto riguarda il campo internazionale, e FirenzeViola.it lo ha raggiunto in esclusiva:
La squadra sembra andare meglio in Europa, rispetto alla Bundesliga. Si tratta solo di un’impressione?
“Sì, è soltanto un’impressione. In questa stagione abbiamo giocato qualche buona partita in Europa. C’è stata qualche difficoltà in più in campionato, ma abbiamo la speranza di poter invertire l’andamento in tutte e due le competizioni”.
Qual è il vostro obiettivo per questa stagione?
“Vogliamo arrivare più in alto possibile in Bundes, e fare più strada possibile sia in Europa che nella DFB Pokal (la coppa nazionale tedesca, ndr)”.
Sei uno dei giocatori più esperti a livello europeo. Cosa vi serve per battere la Fiorentina?
“Io credo che dovremo giocare due partite perfette per battere la Fiorentina. Loro sono una squadra italiana tra le più conosciute, hanno una grande storia. È uno scontro a eliminazione diretta, quindi dovremo giocare un buon calcio ed essere forti tatticamente. La storia insegna che le italiane sono sempre molto forti quando si arriva al punto di vista tattico della partita. Ci servirà giocare bene in difesa quando andremo in trasferta, ed essere scoppiettanti a casa nostra”.
Avete giocato contro la Juventus lo scorso anno…
“Sì, la Juventus è una delle migliori squadre europee. Sono state due partite difficili, dove abbiamo espresso un buon calcio, pareggiandole tutte e due. Hanno l’esperienza europea, sanno quando attaccare e no, e la differenza nel gioco quando sei in casa e quando sei fuori. Una bella squadra”.
C’è un aspetto in particolare che temete dei viola?
“La partita è lontana, e abbiamo tanto tempo per prepararla. Prima dell’Europa abbiamo tante partite in Bundesliga, e sarà importante per noi concentrarsi prima su quelle. Solo dopo dovremo pensare alla Fiorentina”.
In Nazionale svedese hai giocato assieme ad uno come Zlatan Ibrahimovic. Com’è adesso la situazione senza di lui?
“Sì. Ibra è uno dei migliori al mondo, è stato sempre tra i cinque migliori calciatori al mondo negli ultimi quindici anni. Giocare in squadra con lui è sempre fantastico. Le sorti della Svezia ora dipendono maggiormente dal gruppo, dal collettivo. Prima sapevamo di avere un giocatore che poteva risolvere le partite da solo in un secondo, adesso sappiamo di dover giocare più da squadra”.