TRAMEZZANI A FV: "VI SPIEGO LE DIFFICOLTÀ DI CABRAL. PIATEK ADESSO È PIÙ AVANTI"

23.02.2022 19:00 di  Niccolò Santi  Twitter:    vedi letture
TRAMEZZANI A FV: "VI SPIEGO LE DIFFICOLTÀ DI CABRAL. PIATEK ADESSO È PIÙ AVANTI"
FirenzeViola.it
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

Poteva essere prevedibile come no, sta di fatto che dal suo arrivo a Firenze Arthur Cabral ha incontrato qualche difficoltà di ambientamento e non è ancora riuscito a imporsi. “È più che normale” spiega in esclusiva a FirenzeViola.it il tecnico del Sion, Paolo Tramezzani, che in Svizzera ha avuto modo di veder giocare da vicino l’attaccante brasiliano. “Qui ha fatto davvero bene - aggiunge - , distinguendosi in una squadra che lotta sempre per il primo posto. Meritava la Serie A”.

Secondo lei da cosa nascono le sue difficoltà?
“Chiaramente dal fatto che adesso si trova in un campionato concettualmente diverso da quello svizzero. In più bisogna considerare che al Basilea i suoi compagni giocavano molto per lui, mentre a Firenze sarà lui che dovrà giocare un po’ più per la squadra, muovendosi maggiormente”.

Come giocatore le piace?
“Sulle sue qualità non ho niente da dire. Con la Lazio ha avuto praticamente una sola occasione, ma lui è uno che sa difendere la palla ed è anche bravo a leggere le traiettorie dei cross. Deve solo imparare a giocare lontano dall’area di rigore partecipando di più all’azione, cosa che faceva Vlahovic”.

Poi c’è il dualismo con Piatek, che almeno per il momento dà ragione al polacco…
“Dico la verità, in determinati ruoli il dualismo può fare bene. Semmai potrebbe pesare il dover sostituire Vlahovic, perché sia Cabral che Piatek sono giocatori diversi dal serbo e quindi portare i gol che lui garantiva non sarà facile. Detto questo, Piatek è leggermente più avanti del brasiliano, che però nel giro di poco troverà il suo spazio”.

Da allenatore, cosa pensa del lavoro che Italiano sta facendo a Firenze?
“Non è più una sorpresa, poiché avendo seguito la sua carriera so che ha fatto bene in tutte le categorie. Firenze è una piazza difficile, con però tante sfaccettature uniche: su tutte l’amore della gente. C’è un senso di appartenenza fuori dal comune e per reggerlo ci vuole coraggio oltreché personalità. Italiano ha tutto per imporsi e tirare fuori il meglio dalla squadra. Mi piace il legame che ha creato con la città: è la cosa più importante”.