TACCHINARDI A FV, MONTELLA? UN PIEDE IN 2 SCARPE. SOUSA OK
La storia tra Vincenzo Montella e la Fiorentina è finita brutalmente ieri sera alle 20:20, con un freddissimo comunicato emesso dalla società viola. Adesso i Della Valle sono alla ricerca di un nuovo tecnico che possa sostituire l'aeroplanino e che possa far tornare l'entusiasmo in una piazza che, come sempre, si mostra divisa alla luce della decisione della società di Viale Fanti: Paulo Sousa sembra il favorito numero uno. Per parlare di questo, Firenzeviola.it ha contattato Alessio Tacchinardi, commentatore a Mediaset ma soprattutto ex compagno di squadra di Sousa alla Juventus nelle stagioni 1994-1996.
Tacchinardi, come valuta la scelta della Fiorentina di esonerare Montella?
"Mi dispiace molto per Vincenzo, soprattutto perché lo reputo uno dei migliori allenatori emergenti d'Italia e non solo. E' ovvio che per capire realmente come sono andate le cose, bisogna essere all'interno della società viola ma dall'esterno posso dire che si percepiva da tempo del malessere e del malumore che non facevano presagire nulla di buono. Io mi sono fatto una mia idea..."
Prego.
"Che Montella, per così dire, volesse tenere un piede in due scarpe. Era allettato dall'idea di restare alla Fiorentina ma non avrebbe disdegnato magari di accettare una nuova avventura, magari in una piazza più importante: questa è l'impressione dal di fuori che un po' tutti hanno avuto".
E' una perdita grossa l'esonero di Montella?
"Assolutamente, i viola dovranno sostituirlo nel migliore dei modi. Resta però il fatto che ogni presidente se fa questa scelta lo fa nell'interesse della sua società. Visto che la proprietà quella che mette sempre mano al portafoglio, è giusto che decida per il meglio della sua imopresa".
Paulo Sousa pare essere ad un passo dalla Fiorentina: che tecnico è?
"E' prima di tutto una ottima persona, ma al di là di questo è un tecnico con sicuramente maggiore esperienza rispetto a Montella. Ha giocato da giocatore e da allenatore la Champions League ad ottimi livelli. Diciamo che se Montella era un allenatore emergente, Sousa è un tecnico "rodato", già pronto per una grande avventura come Firenze".
Quali sono a suo avviso le principali differenze tra il suo gioco e quello di Montella?
"Non molte a mio avviso: anche Sousa ama molto una manova ampia, che crei entusiasmo con un gioco spumeggiante e divertente. Penso che il suo identikit sia perfetto per la Fiorentina, dove i tifosi sono da sempre molto esigenti. Sono convinto che possa raccogliere al meglio l'eredità di Montella".