PRANDELLI A RFV: "IL PALLEGGIO INSISTENTE CON NZOLA È COMPLICATO. SERVE UN PIANO B"
Lunga intervista concessa da Cesare Prandelli a Radio FirenzeViola. L'ex tecnico della Fiorentina ha esaminato tutti i principali temi di casa viola, dalla gara col Bologna alle difficoltà recenti. Comincia parlando proprio della sfida di domenica contro i felsinei: "Purtroppo quando sei impegnato in Europa il tempo a disposizione è poco. Ma il gruppo ha sempre seguito i dettami dell’allenatore, quindi anche in poco tempo organizzeranno la partita al meglio. È delicata, il Bologna penso sia la rivelazione, Thiago Motta è davvero bravo, riesce ad alternare costruzioni e possesso a grandi ripartenze. Sarà una gara a livello tattico molto interessante”.
Che idea si è fatto di questo trend negativo della Fiorentina dopo la vittoria a Napoli?
“Nessuno ha una risposta, è chiaro che dopo Napoli tutti parlavano di una Fiorentina matura, ma gli altri non stanno ad aspettare. Cercano di capire le contromosse, ogni partita ha una storia. C'è la possibilità di fare esperienza e trovare le alternative. In certi momenti della partita devi essere più cinico nel ripartire, tante volte la Fiorentina è legata alla costruzione, ma anche le altre squadre in generale. Sembra sia più importante costruire elegante, ma alle volte manca l’efficacia e l’imprevedibilità. Quando trova squadre che si chiudono, per la Fiorentina diventa dura. Forse, alternare soluzioni rapide ad altre di costruzione sarebbe l’ideale”.
Insomma servirebbe un piano B ad Italiano.
“Sempre, devi sempre averlo. Anche durante la partita devi capire quando devi attuarlo, hai ore di allenamento per preparare altro oltre a tuo tracciato principale”.
Nzola, anche se su rigore, ha trovato la rete. Quanto pesa per l’angolano?
“Ho sempre cercato di capire le caratteristiche dei miei attaccanti. La squadra deve lavorare in funzione dei giocatori che hai davanti, perché sono quelli che poi ti portano le vittorie con i gol. Nzola ha segnato, sicuramente avrà trovato un po’ di entusiasmo. Poi la continuità può essere la soluzione giusta, però se vuoi giocare sempre nella metà campo avversaria con tanto palleggio, con un giocatore della struttura di Nzola diventa secondo me un po’ più complicato”.
Prosegue: “Se hai delle alternative, soluzioni rapide, come alzare la palla ogni tanto, si vede la bravura individuale. Siamo in una fase in cui tante squadre hanno una buona base, come mentalità. Ma il calcio è sempre in evoluzione, e devi sempre rispettare le caratteristiche dei giocatori che hai a disposizione”.
Ieri non ha convinto ancora Christensen. Si conferma Terracciano il titolare?
“Ho avuto Terracciano. È un ragazzo serio, ha carisma e personalità, è lucido in tutte le fasi. Ha dimostrato di essere sempre solido in tutte le fasi, secondo me il titolare anche del futuro è lui”.
Una considerazione sulla gara col Bologna.
“È una gara con una percentuale di pronostico che pende dalla parte della Fiorentina, per tanti motivi. Si misura il punto di maturità della squadra di Motta, che va in un campo super difficile. Come ho detto prima, a livello tattico sarà una gara interessante. Specie nel vedere se ci sarà un braccio di ferro nella costruzione, o se si sfideranno a colpi di individualità”.
Cosa ne pensa di Zirkzee?
“Mi piace, alla fine si parla di moduli e sistemi, ma poi trovi un giocatore con tanta eleganza che i tifosi non vedevano da tempo. Per fortuna ci sono ancora questi giocatori, non sarà un bomber da 25 gol, ma lo sarà da 10-15 facendo anche segnare i compagni”.
Tra Thiago Motta e Italiano chi è destinato prima ad allenare una grande?
“Sono due allenatori che hanno idee di gioco. È difficile dare un giudizio netto, sono entrambi molto preparati e con caratteri diversi. Le loro squadre hanno sempre un’idea molto precisa in quello che fanno”.
Conclude: “Infine, vorrei rivolgere un pensiero al capitano Cristiano Biraghi. Complimenti a lui per quello che ha fatto, ci tenevo in maniera particolare a dirlo”.