PONTELLO A FV, BAGGIO? CONTAVA IL PORTAFOGLIO, NESSUNA EMOZIONE

Esclusiva di Firenzeviola.it
04.12.2014 19:02 di  Giacomo Iacobellis  Twitter:    vedi letture
PONTELLO A FV, BAGGIO? CONTAVA IL PORTAFOGLIO, NESSUNA EMOZIONE
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

La frenetica attesa è quasi terminata. Il big match contro la Juventus è ormai vicino e Firenze sogna già di ripetere l'impresa targata Pepito-Joaquin della stagione passata. Firenzeviola.it ha contattato in esclusiva lo storico presidente della Fiorentina Ranieri Pontello, che ha analizzato la delicata sfida di domani sera e raccontato la sua versione di una delle pagine più tristi della storia viola, la cessione del "Divin Codino". Queste le sue parole:

Pontello, crede che in questi anni sia cambiata l'attesa per Fiorentina-Juventus?
“Non direi. Penso che sia cambiato davvero poco, perché quella tra Fiorentina e Juventus non è mai stata e non sarà mai una partita qualunque. Firenze ha sempre appoggiato la squadra con grande entusiasmo e anche domani mi aspetto lo stesso identico clima di tanti anni fa. La rivalità con i bianconeri è immensa, me lo ricordo bene. Io stesso sentivo molto questa sfida quando ero presidente, ma adesso non ho più la medesima passione di un tempo per i colori viola”.

A proposito della sua Fiorentina, qual è il Fiorentina-Juventus che le è rimasto maggiormente dentro il cuore?
“Mi ricordo tantissime belle partite, ma se devo citarne una in particolare dico il 3-3 della stagione 1983-1984. Giocavamo al Franchi ed eravamo andati in svantaggio per ben due volte a causa delle reti di Bonini e Platini. Riuscimmo a portarci sul 3-2 in rimonta col secondo gol di Bertoni, ma al 76' una sfortunata autorete di Renzo Contratto permise ai bianconeri di tornare a casa con un punto. Di questa partita non dimenticherò mai la rete dell'1-2 firmata da Antognoni, che andò a segno con un bel colpo di testa, che non era certo una delle sue principali qualità”.

Parlando invece dei capitoli più tristi della storia gigliata, si è mai pentito della cessione di Roberto Baggio alla Juventus nell'estate 1990?
“Assolutamente no. Sono convinto che oggi i tifosi viola capirebbero la sua cessione. Da parte mia, la scelta di vendere Baggio alla Juve non è stata affatto sentita a livello emotivo. Nel calcio non si deve infatti guardare a sentimenti e affetti, quello che conta più di tutto è il bilancio”.

Le piace la Fiorentina di Montella?
“La squadra di Vincenzo Montella è forte, gioca bene e fa divertire. Ogni tanto ha dei momenti di sosta e purtroppo arrivano delle sconfitte, ma è normale quando si ha una rosa giovane. Delle pause ci possono stare, l'importante è continuare sul giusto cammino”.

Che partita si aspetta domani sera?
“Domani sera sarà il solito Fiorentina-Juventus di sempre. Coltello tra i denti, grinta e, mi auguro, partita spettacolare. Probabilmente sarò allo stadio per gustarmela dal vivo”.

Quale Fiorentina considera infine la più forte? La sua o quella dei fratelli Della Valle?
“Non mi permetto di esprimere questi giudizi. Posso dire soltanto che quando la Fiorentina dei Della Valle arriverà seconda in classifica a un punto dalla prima allora sarà forte almeno quanto quella di Pontello”.