NASSI A FV, I DV DEVONO ESSERE PIÙ PRESENTI: SERVE GENTE CHE CAPISCA DI CALCIO
Il campionato della Fiorentina è stato nettamente al di sotto delle aspettative. Negli ultimi giorni, complice anche il ko interno con il Sassuolo, la dirigenza e la proprietà hanno subito delle contestazioni da parte dei tifosi che chiedono chiarezza sui perché di questo fallimento. FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva Claudio Nassi, ex direttore generale della Fiorentina e storico dirigente sportivo, per capirne di più sulla vicenda.
A Firenze il clima non è dei migliori dopo un'annata come questa. Pensa che i Della Valle siano soddisfatti del proprio operato?
"Personalmente non credo che una proprietà tra le migliori al mondo come la loro sia soddisfatta di non aver alzato nemmeno un trofeo dal 2002 ad oggi. La Fiorentina è uno dei primi 20 club al mondo: deve competere a livello nazionale e internazionale. I discorsi sui fatturati e gli ingaggi lasciano il tempo che trovano, l'Ajax ne è la dimostrazione. Il calcio vuole che ci sia gente che capisca di calcio. La proprietà deve essere presente in prima persona: il presidente deve essere il proprietario o l'azionista di maggioranza. Ci deve essere una svolta rapida, precisa e decisiva, i viola non possono veleggiare su queste posizioni".
Il progetto tecnico per quest'anno sembra essere stato fallimentare. Corvino è il principale responsabile?
"Le colpe quando le cose vanno male sono di tutti, come i meriti quando vanno bene. Il calcio è un gioco stupido per persone intelligenti, se non si capisce non c'è medicina. Alla fine del campionato si tirano le somme, si guarda dove sono stati commessi gli errori, dove si è fatto bene e infine si corregge gli ciò che si è sbagliato, le decisioni sono semplici. La Fiorentina ha tutto per fare bene le manca solo il centro sportivo per essere al top".
Come crede che si debba operare sul mercato per ripartire al meglio nella prossima stagione?
"La stagione deve ancora concludersi, ma quando sarà finita si dovranno fare delle scelte ragionate e non di polso per ridurre al minimo gli errori. In un club come la Fiorentina e in una città come Firenze quando si interviene si devono acquistare giocatori di qualità: la quantità non interessa in squadre come questa. I viola hanno la necessità di costruirsi un futuro degno del passato. Non conta solo il palmares, ma anche i risultati di prestigio raggiunti nella propria storia".