MORRONE, Sono l'artefice del trasferimento di Lucarelli

18.01.2008 07:52 di  Raffaella Bon   vedi letture
Fonte: Esclusiva Firenzeviola.it-TMW

Alto rendimento. Un soprannome che calza a pennello al protagonista di questa intervista. Alto rendimento, come quello che Stefano Morrone da anni garantisce a chi ha l’intuizione di puntare su di lui. Dopo un inizio di carriera come tanti, la svolta avviene a Palermo, nel 2002, e da lì parte una lunga ascesa che tocca il picco massimo nell’esperienza di Livorno, culminata addirittura con una convocazione in Nazionale. Quest’anno il passaggio all’ambizioso Parma di Ghirardi, in un ambiente tranquillo, culla di tanti giovani di talento ai quali Morrone fa dà guida, in campo, con le solite ottime prestazioni, e soprattutto fuori. E anche di questo, ma non solo, il nostro personaggio di oggi ci racconta in questa intervista, nella quale non vengono trascurati interessanti sviluppi di mercato e in cui ci fa un punto della situazione della squadra gialloblù, dopo l’acquisto di Lucarelli, e prima della difficilissima trasferta di Milano contro l’Inter.

CAMPIONATO
"In questo momento inutile dire che l’Inter è la favorita per lo scudetto, ha nettamente una marcia in più. Le sta vincendo tutte, male che vada le pareggia. È una spanna sopra. La Roma se la può giocare, ma solo l’Inter è l’artefice del proprio destino. Per la Champions vedo una risalita del Milan, candidata a mio giudizio a vincere la competizione anche quest’anno. Le altre squadre che si contenderanno i posti sono la Roma, la Juventus, la Fiorentina e l’Udinese. I Viola li abbiamo incontrati domenica, e devo dire che mi hanno impressionato. Ho visto una squadra che sa giocare al pallone, che segue una giusta filosofia. Per la lotta alla salvezza vedo invischiate le squadre dal Genoa in giù. Chi ha più fame di raggiungere l’obiettivo ce la farà".

LUCARELLI
"E’ senza dubbio un acquisto importante, uno degli attaccanti più forti in circolazione, che si va ad aggiungere agli altri compagni di squadra molto validi. Cristiano è un ragazzo intelligente, ed è sicuramente capace di unirsi ad un gruppo anche a stagione in corso; è un grande professionista e sa come funziona il mondo del calcio. È arrivato con lo spirito giusto e ha voglia di fare bene e sono certo che ci darà una mano. L’ho trovato abbastanza bene: abbiamo fatto solo due allenamenti, ma si è mosso bene. Certo, l’allenamento è un conto, la partita un altro. Il loro campionato ora era fermo e non so quanti minuti abbia nelle gambe, però sono sicuro che ci sarà utile: incute timore, porta dietro due avversari, apre spazi per gli altri. Non so se giocherà domenica a Milano, ma nel giro di due settimane sarà prontissimo per la nostra causa. Lui ha bisogno di tanti palloni in area di rigore, ha una capacità di girarsi in area impressionante, ma partecipa anche alla manovra, è uno tecnicamente molto valido, a cui piace giocare. Il classico centravanti capace di integrarsi con qualsiasi compagno di reparto, quindi non avrà problemi".



IO, L’ARTEFICE DELLA TRATTATIVA
"Cristiano ed io abbiamo giocato due anni insieme, e dopo siamo rimasti sempre in contatto. Gli ho scritto spesso, ci siamo sentiti. Dopo un po’ ha anche iniziato a chiedere informazioni sul posto, sulla squadra. E io gli ho consigliato di venire, se è qui magari un po’ di merito è anche mio".

DESSENA & CIGARINI
"Sono due giocatori bravi e importanti per la società. Ma soprattutto sono due ragazzi, seppur giovani, con la testa sulle spalle, e proprio per questo vedo davanti a loro un futuro roseo. Se il nostro ds Zamagna vi ha confermato che non parte nessuno a gennaio è perché puntiamo molto su di loro".

REGINALDO
"Sta facendo bene, forse gli manca un po' il gol, visto che ne ha fatto solo uno. Però è un bel giocatore, non mi aspettavo che corresse così tanto. Sotto il punto di vista umano, poi, è fantastico: sempre allegro, solare, divertente. Compagni del genere sono fondamentali".

Leggi l'intervista completa