MENTANA A RFV: "NON C'È FINALE SENZA SPERANZA DI VINCERLA. DEI VIOLA ECCO CHI TEMO"
Il direttore de "La7" e tifoso nerazzurro Enrico Mentana ha parlato in esclusiva a Radio Firenzeviola, su "Viola Amore mio": "Per l'Inter conta eccome, nonostante la finale di Champions, non c'è finale senza speranza di vincerla. Entrambe hanno la stessa ambizione di una più importante coppa europea ma in questa partita, secca, devi sempre sperare sia che che tu sia favorito che non lo sia. La Fiorentina si trova nelle stesse condizioni in cui si troverà il 10 giugno l'Inter ma perché non sperare? Non c'è una tale disparità di valori per cui dire non vale la pena andarci".
Idea sulla Fiorentina? "Io ho sempre detto che Italiano è un tecnico particolarmente capace di far giocare le squadre, già dallo Spezia lo pensavo. E' ovvio che come tutte le società che cambiano molto hanno bisogno di tempo per ingranare ed ora ha trovato la quadratura del cerchio e può giocare a testa alta contro qualsiasi avversaria"
Inzaghi ha meritato la conferma? Conferma meritata visto che porterà la squadra minimo ad essere vicecampione europeo, rigioca la Champions, e, compatibilmente con la Fiorentina potenzialmente con la Coppa Italia che ha già vinto con la Supercoppa, pur senza Messi e Ronaldo.
Come gioco preferisce Inzaghi o Italiano? Quando si gioca con campioni di valore e esperienza tipo Lukaku non puoi giocare come in una squadra in cui conta più il gioco che il singolo. Se sei l'Inter e devi vincere subito...anche se lo preferisco
Giocatore che lo preoccupa? Molti, lo abbiamo visti in successione sugli scudi. Ha un buon centrocampo. Il Castrovilli della scorsa stagione mi piaceva molto, mi piace Igor ma deve raffinarsi.
Giudizio su Commisso? Non seguo moltissimo, ma un contro è arrivare da oltreoceano e un conto è essere già alla guida da lunghi anni. Lui ha messo molti soldi e si è preso le sue responsabilità ed ora è in due finali come non accadeva dagli anni 60. Perciò tenetevelo strette
Stadio nuovo? "Il Pnrr è una cosa seria, l'obiettivo stadio ce l'hanno molti, anche i Della Valle però poi non siamo in Qatar ma in Italia"