MARTORELLI A RFV, Italiano ieri in tribuna a San Siro
L'agente Giocondo Martorelli ha parlato ai microfoni di Radio FirenzeViola durante la trasmissione "Viola Amore Mio": "C'era anche Italiano ieri in tribuna a San Siro, non era lontano da me. Ieri è stata una partita all'insegna del gioco da parte dell’Inter, ha meritato la finale. L’Inter era padrone del campo e c'è stato poco da parte del Milan".
Secondo lei è più facile approdare alla finale di Conference o la Coppa Italia contro l’Inter?
"La Fiorentina per come gioca cerca sempre la vittoria. È una squadra che può mettere in difficoltà l’Inter e lo ha dimostrato in campionato. Io penso che vincere la Conference da più prestigio a livello europeo, quindi tra le due se dovessi scegliere da tifoso sceglierei questa, perché ha un appeal diverso. La Viola ha comunque le carte in regola per giocarsela alla pari con l'Inter a Roma. L’Inter deve comunque consolidare il quarto posto e giocare la finale di Champions, però se riesce a mantenere questa condizione per la Fiorentina è un osso duro".
Bonaventura domani può lasciare il segno?
"È un giocatore importante per questa squadra. Il Basilea è una squadra giovane, ma la qualità tecnica fa sempre la differenza. Se tutta la squadra viola sarà nelle condizioni fisiche e mentali giuste ha le qualità per ribaltarla".
La Viola ha vinto 5 gare fuori casa in Conference.
"È vero, ma lo ha fatto anche in campionato. Italiano non si è mai precluso di giocarsela anche fuori casa. Ripeto, il Basilea è una squadra giovane e hanno dalla loro parte la freschezza ma in queste partite serve anche l'esperienza e questa è dalla parte della Fiorentina".
Se Italiano dovesse perdere Coppa Italia e Conference sarebbe una stagione deludente?
"È troppo riduttivo come concetto. Io penso che un allenatore e un calciatore va giudicato nell'insieme. La mia idea è che da allenatore abbia fatto qualcosa di straordinario. Ha dimostrato di saper cambiare, è passato al 4231, quindi è pronto anche a rivedere anche le proprie idee. Quando metti in testa ai ragazzi una certa tipologia di gioco è difficile cambiare a partita in corso. Giudicare un allenatore o un giocatore solo per un risultato non raggiunto è riduttivo".