LE PAGELLE DELLA GARA, Bene Pazzini e Semioli

09.02.2008 19:54 di  Tommaso Loreto   vedi letture

FREY – Può fare ben poco quando Muslimovic sbuca da due passi e mette in rete. Sbaglia un rinvio che potrebbe costare caro, ma la sua prova è comunque positiva. Incolpevole sul secondo gol, 6

 

UJFALUSI – Nervoso e poco lucido quando si fa ammonire ritrovandosi costretto a saltare il prossimo incontro con il Catania. Non pare molto ispirato anche quando la squadra gioca meglio. Assente sul cross di Tissone che tocca in rete. Scorbutico, 5.

 

GAMBERINI – Dopo dieci minuti si vede sfilare davanti Muslimovic prima che la sua conclusione finisca fuori di poco. In occasione del corner che vale il gol nerazzurro si fa trovare impreparato. Cresce alla distanza lasciando pochissimi spazi agli avversari. Provvidenziale nella ripresa quando anticipa l'avversario nell'area piccola, ma è piantato quando l'Atalanta pareggia. Svagato, 6

 

DAINELLI – Condivide con l'intero reparto la responsabilità sul pareggio dell'Atalanta. Non è in perfette condizioni fisiche ma nella ripresa è più sicuro. Argina bene Simone Inzaghi, ma latita nella chiusura di Muslimovic in occasione del secondo pareggio nerazzurro. Precario, 5,5

 

 

PASQUAL - Avvio incerto che consente a Muslimovic di andarsene sulla destra. Buon per Frey che il tiro risulti impreciso. Non sembra riprendersi nel proseguio di gara se si esclude l'unico traversone, per Pazzini, giunto a destinazione. Grigio, 5,5.

 

DONADEL – Torna in campo dopo la squalifica che lo ha costretto in tribuna contro il Milan. Non fa mancare la consueta grinta dirigendo con attenzione la manovra gigliata. Nel secondo tempi, quando la gara si fa agonisticamente dura tiene botta, 6.

 

KUZMANOVIC – Lotta in mezzo al campo ma soffre molto di più rispetto ad altre occasioni. Nel finale di primo tempo avrebbe un buon pallone ma conclude malamente dal limite. Nella ripresa non riesce a cambiare passo. Si scuote trovando l'assist per il gol di Semioli, e poco dopo ci prova da fuori impegnando il portiere. Prandelli lo tira fuori quando si becca con Langella.

Personalità da veterano, 6,5.

Dal 21'st JORGENSEN – Entra immediatamente in partita, regalando quantità e qualità in mezzo al campo. Fiducia cieca, 6.

 

MONTOLIVO – Suo l'assist per il primo gol di Pazzini, ma già qualche minuto prima si era messo in luce con pregevoli tocchi. Nel secondo tempo si vede meno ma il suo lavoro è comunque prezioso e ben rifinito. Come fu per Santana con il Milan, però, ha il peso del pallone sprecato poco prima del pareggio bergamasco. Fa Harakiri, 5,5.

 

SANTANA – Sembra ancora condizionato dall'errore nella gara con il Milan. Vorrebbe spaccare il mondo, ma spesso e volentieri si perde in un bicchier d'acqua. Continua a prediligere le giocate di fino piuttosto che quelle semplici, e i risultati non pagano. Troppi fronzoli, 5,5.

 

SEMIOLI – Si ritrova a giocare sulla sinistra, gli accadeva con la maglia del Chievo, a distanza di qualche anno dall'ultima volta. Comincia con buona costanza nella spinta. Quando non riesce a sfondare davanti, arretra con buoni risultati. Il suo primo gol in campionato è la ciliegina a una prestazione in crescendo. Come ai bei, vecchi tempi, 7

 

PAZZINI - La prima occasione della partita porta la sua firma. Buona l'elevazione, un po' meno la mira. Straordinario nel difendere il pallone prima di concludere in acrobazia il gol del momentaneo vantaggio viola. Regolarmente colpito duro anche nel secondo tempo ci prova sempre con grande generosità. Sempre più bomber, 7,5

Dal 27'st VIERI – Fermato sul filo del fuorigioco quando poteva involarsi a rete. Peccato, 6

 

PRANDELLI – Conferma il prediletto 4-3-3 e piazza Semioli e Santana alle spalle di Pazzini. S'infuria sulla prima occasione di Muslimovic, ancora di più quando la squadra subisce il pareggio un minuto dopo aver trovato il gol con Pazzini. Si fa sentire negli spogliatoi e la squadra reagisce trovando il vantaggio al termine di un'azione spettacolare. Manda in campo Vieri e Jorgensen per difendere la vittoria. La Fiorentina, tuttavia, proprio come contro il Milan si fa beffare dopo aver sprecato un'ottima occasione. E lui deve gestire una rabbia grande così, perché dopo una prestazione del genere si tratta di due punti persi, 7.