LA RUSSA A FV, Tifavo viola, magari avessimo Rossi

FirenzeViola.it

Si annuncia essere la partita dei grandi assenti quella che vedrà protagonista la Fiorentina di Delio Rossi, orfana di Montolivo e di Cerci, e l'Inter di Ranieri, che dovrà fare ancora una volta a meno del suo faro Sneijder. Per avere un giudizio competente sulla partita e sulle condizioni dei nerazzurri, la redazione di FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva il noto tifoso nerazzurro Ignazio La Russa, parlamentare della Camera dei Deputati ed ex Ministro della Difesa;

Onorevole La Russa, ci parli innanzitutto della situazione difficile dell'Inter;
''La mia Inter in questo periodo sta davvero male e le recenti sconfitte in campionato ed in Champions ne sono la palese testimonianza. Oramai in campionato non possiamo più dire la nostra e mi auguro davvero che almeno in Europa i nerazzurri possano fare qualcosa di positivo''.

Cosa si aspetta dalla partita di domani?
''La Fiorentina con Rossi è uscita da una situazione difficile che l'Inter sta vivendo in questo momento. I viola vogliono sicuramente dar seguito alla bella vittoria con la Roma, l'Inter invece deve subito riscattarsi dopo i ko con Udinese e CSKA Mosca''.

Come vede la squadra viola dopo il cambio di guida tecnica?
''Umanamente devo dire che mi è dispiaciuto tantissimo per l'esonero di Mihajlovic, perché lo conosco di persona ed è un uomo serio e responsabile: l'ho visto crescere a Catania e finché è stato sulla panchina della Fiorentina ho tifato anche per i viola. Ho sperato fino all'ultimo che rimanesse a Firenze. Devo dire che però se n'è andato da gran signore qual è, ammettendo tutte le sue colpe''.

L'Inter ha salutato Gasperini per Ranieri, la Fiorentina Mihajlovic per Rossi: chi se n'è giovato maggiormente?
''Sono due tecnici ''medici'' che avrebbero dovuto curare due squadre ammalate: Rossi ci sta riuscendo, Ranieri forse no. La Fiorentina sta riemergendo pian piano, mente invece l'Inter sta affogando. Avrei preferito che Rossi fosse venuto da noi e Ranieri fosse andato a Firenze. C'avremmo guadagnato di certo...''