FIASCHI A FV, Viola meritano Europa. DiFra...
“Speriamo la Fiorentina vada in Europa, che ai bassi uffici, ahimè, ci pensa il mio Livorno…". Lo ha detto Leonardo Fiaschi, emergente comico e imitatore che si è distinto in particolar modo nell'ultimo periodo per aver partecipato alla trasmissione "Tale e Quale Show", condotta da Carlo Conti su Rai 1. FirenzeViola.it lo ha contattato in esclusiva per parlare di Fiorentina e non solo.
Fiaschi, lei è particolarmente famoso nel calcio per l’imitazione di Massimiliano Allegri, che tra l’altro è un suo amico. Come è nata questa passione?
“E’ nata dal piacere nel copiare alcuni personaggi e i loro modi d’essere, a livello vocale, ma soprattutto nei movimenti. Questi ultimi credo trasmettano ancora più poesia rispetto alla voce. Son partito dai parenti, poi con imitazioni più scontate, ad esempio passando giornate ad imitare Celentano. Poi mi accorsi che mi sarei potuto divertire ancora di più provando a farlo diventare un lavoro”.
Ovviamente, da livornese "D.O.C." quale è, il suo cuore è amaranto…
“Sicuramente. Però con poche soddisfazioni, devo ammettere…”.
Ma, avendo parenti a Firenze e frequentando nel lavoro tanti fiorentini come Carlo Conti, per forza di cose è legato anche un po’ al viola?
“Sì, innanzitutto perché Firenze è una delle città più belle del mondo, e, a parte il traffico, tornarci fa sempre piacere (ride, ndr). Poi vi invidio molto gli stranieri, perché dalle nostre parti di turisti ce ne sono pochi! Scherzi a parte, sono molto legato a Firenze specialmente per la forte amicizia con Leonardo Pieraccioni, oltre che con Carlo Conti”.
Come ha visto la Fiorentina ultimamente?
“Mi dispiace, perché in genere a metà campionato la Fiorentina comincia a cedere, invece vorrei vederla più continua e ai vertici, anche per l’attaccamento dei tifosi alla maglia: i viola meritano l’Europa. Ricordate la rovesciata di Bressan contro il Barcellona in Champions League? Ecco, per me è quella la Fiorentina”.
A lei Paulo Sousa piace?
“Sì, lo vedo come un’alternativa ad Allegri alla Juventus. Ha carisma e carattere, anche se per giudicarlo meglio dovrei vederlo in altre squadre. Poi riguardo alle critiche, è chiaro che un po’ di responsabilità ce le ha anche l’allenatore, che deve creare un certo tipo di rapporto con la società e deve motivare i giocatori, facendo un po’ la parte dello psicologo”.
Chi vedrebbe bene come futuro allenatore gigliato?
“Senza dubbio Di Francesco, che per me è fortissimo. Però anche Nicola, perché mi ha stupito tanto come motivatore: ha grinta. Ma sarebbe bello anche un ritorno di Claudio Ranieri”.
Invece per il suo, di futuro, cos’ha in mente?
“Devo esser sincero, non mi dispiacerebbe essere il nuovo allenatore della Fiorentina…(ride, ndr). In questi giorni si è parlato di Resurrezione, io ne faccio un uso personale perché cerco di lanciarmi sempre in nuove sfide: prima miro e poi sparo, per arrivare a una bella conclusione. Mi piace sia la televisione che il cinema. Prendo sempre d’esempio i più grandi, come Carlo Conti che, dopo la bellissima esperienza a “Tale e Quale Show”, posso sicuramente confermare un leader. Mi ha insegnato tantissimo, oltretutto per un 20% è anche livornese, quindi c’intendiamo…”.