DI GENNARO A FV, 4-2-3-1 il modulo più adatto
Continua la marcia di avvicinamento a Bari-Fiorentina. Nell'ambiente viola attualmente a tenere banco sono le questioni tattiche riguardanti il rientro in squadra di Vargas e la convivenza fra D'Agostino e Montolivo. Per un pare sul centrocampo viola e sulla partita di domenica, Firenzeviola.it ha chiesto in esclusiva il parere di Antonio Di Gennaro, doppio ex della sfida e grande centrocampista del passato.
Che partita sarà quella di Bari?
"La contestazione dei tifosi è stata pesante, i giocatori non sono riusciti a reagire nonostante il cambio in panchina. Dalle interviste sembra che domenica vogliano dare il tutto per tutto e probabilmente ci saranno novità dal punto di vista tattico. Almiron non dovrebbe giocare e donati, duramente contestato, non partirà titolare.
E' Possibile che ci sia Bentivoglio trequartista, ci ha giocato con Ventura. Alvarez? E' un giocatore di grande corsa, lo vedo bene sulla fascia".
D'Agostino e Vargas: due investimenti importanti a cui va trovato un posto in squadra, ma come?
"D'Agostino è un giocatore da cui ci si aspettava molto. Sicuramente in futuro potrà fare bene ma purtroppo fino ad ora è stato limitato dagli infortuni. Si è comunque dimostrato un grande professionista accettando la panchina senza fare nessuna polemica.
Su Vargas non so quali siano le intenzioni del giocatore e della società ma deve giocare. E' un elemento importante che è costato molto e va rivalutato, anche in ottica mercato. Lo scorso anno erano arrivate offerte molto importanti per lui ma al momento sarà difficile anche solo recuperare le cifre investite.
Un centrocampo con Vargas D'Agostino e Montolivo non lo vedo bene, sono tutti giocatori di costruzione.
Con questi elementi a disposizione secondo me il modulo più adatto è il 4-2-3-1, oppure un classico 4-4-2 con magari D'Agostino nel ruolo di regista basso e Montolivo più avanzato".
Che cosa si può fare per dare un senso al finale di stagione?
"La cosa migliore è iniziare a programmare il prossimo anno, perchè la salvezza è vicina mentre l'Europa, a meno di una serie di vittorie consecutive, appare un miraggio. C'è da capire quali saranno i progetti della proprietà. In quest'ottica vedo che si è tornati a parlare di Cittadella ed è un fatto positivo. Solo aumentando i ricavi si può competere con le migliori".