MASPERO, Castrovilli non molli e creda in se stesso

04.02.2022 15:20 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
MASPERO, Castrovilli non molli e creda in se stesso
FirenzeViola.it
© foto di Marcello Casarotti/TuttoLegaPro.com

Riccardo Maspero, ex giocatore della Fiorentina, è intervenuto al TMW News ed ha parlato anche dei viola, cominciando dalla cessione di Dusan Vlahovic alla Juventus. Queste le sue dichiarazioni: "Ho sempre detto che doveva dimostrare ed in passato avevo anche detto che non era probabilmente pronto. Poi la sua voglia di arrivare, la sua determinazione lo hanno fatto maturare e hanno fatto sì che diventasse un giocatore importante per la Fiorentina. I viola sono una squadra fantastica perché hanno un pubblico stratosferico e meritano tanto, ma bisogna guardare anche alle dinamiche di mercato e di bilancio. E' un peccato averlo perso, ma mandarlo via a zero avrebbe significato tanto. La Fiorentina è stata un po' costretta a fare questa operazione, ma credo che davanti a certe cifre oggi bisogna dire di sì. Prima giocavamo per la maglia, adesso le cifre sono altre e diventa fondamentale per una squadra monetizzare. In certe circostanza, a malincuore, bisogna accettare le offerte per migliorare".

Cosa ne pensa di Piatek e Cabral?
"Devono dimostrare. Firenze è bella, ma difficile. I tifosi sono fantastici, ma complicati. Loro devono dare tutto sul campo e possibilmente fare i gol perché se l'attaccante non li segna è criticabile da ogni parte. Devono sudare la maglia sul campo e segnare per far contenti i tifosi".

Cosa manca a Castrovilli?
"L'ho seguito anche a Cremona e nel tempo ha fatto un salto notevole. Stava prendendo un bel ritmo, si è infortunato e ha avuto problemi tattici; noi giocatori di fantasia diventiamo sempre il cruccio del tecnico. Se fai bene sei il giocatore che fa la differenza se le cose non vanno bene sei il primo ad esser messo in discussione. E tante volte nelle dinamiche di una squadra si tende a mettere un centrocampista di quantità e non di qualità. Ma deve credere in se stesso e non mollare. Se un allenatore gli chiede determinate cose, penso debba provare a metterle in pratica".