KOKORIN: "SARÒ UN BAD BOY SUL CAMPO: QUI VOGLIO VINCERE TITOLI. CHIUSO COL PASSATO"
Giornata di presentazioni in casa Fiorentina: quest'oggi dalla sala stampa dello stadio Franchi ha infatti preso la parola il primo colpo della campagna acquisti invernale dei viola, ovvero Aleksandr "Sasha" Kokorin, arrivato nei giorni scorsi dallo Spartak Mosca a titolo definitivo. Ecco le sue parole: "Grazie al direttore e alla squadra. Sono davvero molto felice di essere qui con voi. Spero di dimostrare al più presto tutte le mie qualità e di portare grazie al mio gioco tante vittorie".
Su cosa rappresenta per lui Firenze: "Sono molto felice perché fin da piccolo so cosa vuol dire giocare nella Fiorentina: è un club che ha una grande storia, ringrazio tanto i dirigenti e voglio mettere a dispisizione tutte le mie qualità".
Su quelli che sono i suoi prossimi sogni: "Io ho sogni come tutti i calciatori e voglio vincere con la mia squadra: voglio vincere dei titoli e portare sogni ai miei tifosi".
Sul suo rapporto con Fabio Capello: "Hanno scritto molto sia in Russi che in Italia del mio rapporto con Capello... sono orgoglioso e contento che il mister abbia parlato bene di me, così come sono contento del fatto che mi abbia a suo tempo convocato in Nazionale. Sicuramente ha aiutato i dirigenti viola a puntare su di me".
Se c'è un giocatore del calcio italiano che stima particolarmente nel suo ruolo: "Io guardo sempre il calcio italiano e apprezzo molto Ibrahimovic e Ronaldo che sono calciatori di grande qualità. In passato mi piaceva Ronaldo, quello che ora è un po' grasso..."
Se vuole togliersi di dosso le cose dette su di lui fuori dal campo: "Naturalmente continuerò a ringraziare i miei allenatori, sono contento di aver avuto due guru del calcio italiano come Capello e Mancini. Mi auguro che le mie qualità cancellino gli sbagli che ho fatto nel passato".
Se nel suo contratto è previsto che impari la lingua italiana: "No, la Fiorentina non sta pensando di insegnarmi l'italiano ma dal 29 vedrò una insegnante che insegnerà italiano a me, mio figlio e mia moglie".
Sull'etichetta di "bad boy": "Quello che è successo in Russia è stato un episodio molto brutto per il quale ho pagato tantissimo: ho promesso alla mia famiglia di non ricadere più in certi sbagli. Adesso qui aprirò una pagina per dimostrare di essere un bad boy ma sul campo: io una vita privata che non c'entra nulla sul mio passato".
Sulle sue qualità tecniche: "Prima di tutto, è da gennaio che lavoro con la mia ex squadra e mi sento bene da un punto di vista fisico: questo per me è molto importante. Cercherò di prendere la forma migliore in fretta. Io mi ritengo un attaccante e quando posso faccio gol e aiuto la squadra. Posso fare anche del lavoro sporco, quando serve".
Su cosa gli ha detto la Fiorentina per convincerlo: "Ringrazio la Fiorentina perché ha avuto fiducia in me e perché mi ha dato un contratto simile a quello che avevo nella mia ex squadra, anche se con cifre un po' più basse".
Su perché ha scelto solo ora di giocare in Europa ed è sempre rimasto in Russia: "Giocando in Russia con squadre molto importanti avevo comunque l'occasione di confrontarmi con i migliori club europei. Poi come sempre le circostanze della vita fanno cambiare idea e quando è arrivata l'occasione della Fiorentina l'ho colta al volo".
Se ha parlato con Criscito dell'Italia: "Per questa scelta mi sono confrontato solo con la mia famiglia, non avevo possibilità di chiamare altri amici che hanno giocato in Europa. Ma sono comunque contento che tanti amici mi abbiano appoggiato in questa scelta. Criscito mi ha mandato il suo in bocca al lupo".
Su com'è nata la trattativa con la Fiorentina: "Mi hanno contattato i dirigenti dello Spartak mentre ero in ritiro e in cinque ore ho parlato con la mia famiglia e ho deciso".
Ancora sul suo passato: "Ho pagato tanto a caro prezzo quello che ho fatto, adesso voglio solo aprire una parentesi nuova con la Fiorentina".
Sui suoi nuovi compagni di squadra: "Sono stato molto ben ricevuto dai nuovi compagni: sono tranquillo nello stare con loro, perché so che avrò bisogno di loro mi daranno una mano".
Su cosa gli ha chiesto di preciso Prandelli e su Commisso: "Ancora non ho ancora cenato con il presidente... mi ha fatto molto piacere parlare con lui così come con il mister, che mi ha detto belle parole. La prima volta che l'ho sentito mi ha detto che sperava di avermi in squadra. Commisso? Spero di meritarmi una cena con lui".