La caccia a Pioli, la situazione Motta fino a Fabregas e Tudor: il tetris allenatori non è solo a Firenze

È in fermento il mercato allenatori della Serie A, un puzzle con diversi pezzi che devono ancora incasellarsi al posto giusto per comporre il quadro panchine della prossima stagione. In tal senso, la Fiorentina continua a lavorare sull'operazione Stefano Pioli, battezzato dalla società viola come erede di Raffaele Palladino. Il club ha allacciato da giorni i contatti col tecnico dell'Al Nassr, al quale ha presentato un'offerta da tre anni di contratto. Il tecnico dell'ultimo Milan scudettato non ha ancora sciolto le riserve sul suo futuro, un po' perché seguito da diverse squadre, un po' per problemi fiscali che lo costringerebbero a non spostarsi dall'Arabia fino al 2 luglio.
Thiago Motta e una situazione controversa
Detto della preferenza praticamente espressa nei confronti di Pioli, la direzione sportiva di Rocco Commisso aspetta da una parte sviluppi sulla trattativa con l'ex giocatore e allenatore, ma non può che guardarsi intorno per sondare eventualmente anche altri profili. Qualcuno ha tirato in ballo il nome di Thiago Motta, tecnico su cui graverebbero però grosse incognite non solo dopo la recente esperienza negativa alla Juventus, ma anche per il (non) legame con due pilastri della Fiorentina attuale, quei Nicolò Fagioli e Moise Kean che con l'italo-brasiliano hanno dovuto salutare i bianconeri pochi mesi fa, chiusi nell'iniziale progetto dell'ex Bologna. Inoltre, non banale è il fatto che Motta risulta appetito da club più prestigiosi, come Atalanta e Inter, ancora in cerca di una guida tecnica dopo le separazioni rispettivamente con Gasperini e Inzaghi.
Un tetris anche fuori da Firenze
Proprio quest'ultima situazione investe non solo Firenze ma buona parte dell'Italia calcistica. Sono infatti della giornata che volge al termine gli aggiornamenti che vedono l'Inter in difficoltà nell'ingaggiare Cesc Fabregas, oggetto del desiderio dei nerazzurri dopo il divorzio con Inzaghi. Il tecnico del Como ha parlato con decisione chiudendo la porta all'addio ai lariani, col club di Marotta che non molla la presa ma che vede la strada di fronte a sé decisamente in salita per lo spagnolo. Una circostanza che, dicevamo, impone alla finalista di Champions di doversi cautelare con altre ipotesi, tra le quali appunto Thiago Motta. Che, in modo ancora più convinto dei nerazzurri, è attenzionato eccome dall'Atalanta, intenta nell'affidarsi a una guida tecnica che ricalchi le orme di Gasperini - ragion per cui gli orobici hanno attivato il radar anche su Palladino e Vieira -. Un tetris di allenatori che di conseguenza influisce anche sulla Fiorentina, immischiata in un simil tutti contro tutti con più di una big italiana che deve, al pari dei viola, sistemare la panchina. Cosa che sembra aver fatto la Juventus, più vicina a confermare Igor Tudor dopo i colloqui in giornata. Il croato era uno dei tanti nomi accostati alla società di Commisso - molto alla lontana rispetto a Pioli, ancora il principale favorito per distacco - e ora sembra piano piano distaccarsi dal casting di un po' tutte queste squadre. Fatto sta che il mercato allenatori continua a ribollire non solo in riva all'Arno e la Fiorentina rimane dentro al giro, dal quale trae benefici e svantaggi.
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