Pioli resta nel mirino mentre le alternative perdono peso, ma il mercato è dietro l'angolo

Non mancano gli ostacoli, ma l’obiettivo per la panchina viola non cambia e continua a chiamarsi Stefano Pioli. In giornate in cui non s’interrompe il silenzio del club dopo gli sconvolgimenti di fine maggio la Fiorentina continua a lavorare sulla pista che porta al tecnico parmigiano, seppure la chiusura dell’operazione appaia tutt’altro che immediata.
Complicazioni da superare
Le difficoltà da affrontare sono note, e non si limitano alle questioni fiscali che avrebbero conseguenze non indifferenti se Pioli dovesse muoversi prima della metà di luglio. Se l’attuale tecnico di CR7 all’Al Nassr ha di fatto aperto alla trattativa ancora molti passaggi devono essere valutati, anche in merito al progetto tecnico da imbastire, ed è poi sul piano del programma da stilare per la prossima stagione che la Fiorentina è chiamata ad entrare nel merito con l’allenatore considerato il primo profilo per succedere a Palladino.
Alternative sullo sfondo
Difficile tuttavia immaginare che in casa viola non ci sia l’intenzione di cautelarsi con qualche alternativa, magari meno esperta di Pioli ma pur sempre all’altezza di un obiettivo minimo considerabile nel miglioramento del sesto posto raccolto in stagione (o della vittoria in Conference League) come potrebbe essere Francesco Farioli. Dei vari emergenti accostati ai viola è il toscano quello che potrebbe crescere negli apprezzamenti se con Pioli non si riuscisse ad arrivare a dama, anche perchè lo scenario delle altre panchine comincia a delinearsi con Tudor alla Juventus e Juric che pare favorito (anche su Palladino) per l'Atalanta.
E poi c’è il mercato
Di certo al netto dei tempi necessari per una fumata bianca sulla panchina del prossimo anno il mercato fa già capolino, fosse solo per i riscatti da definire tra un paio di settimane. Non sono però solo i destini di Gudmundsson e Cataldi a rappresentare i primi nodi da sciogliere, almeno considerando le voci che già vedono Parisi nel mirino della Lazio (oltre a Dodò la cui permanenza sembra sempre più difficile) e le prime idee offensive dei viola che porterebbero a profili come Dzeko (considerabile opzione come vice Kean) o come Thauvin.
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