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Fiorentina-Pioli, contatti continui. Strada non semplice ma il tecnico sa pedalare: la sua Firenze

Fiorentina-Pioli, contatti continui. Strada non semplice ma il tecnico sa pedalare: la sua Firenze
martedì 3 giugno 2025, 19:30Copertina
di Luciana Magistrato
fonte Ha collaborato Andrea Giannattasio

Un legame che si è interrotto il 9 aprile 2019, dopo la sconfitta in casa per 0-1 contro il Frosinone, con il club al decimo posto in campionato e in semifinale di Coppa Italia. Stefano Pioli, nonostante poi a Milano abbia vissuto momenti indimenticabili culminati con la vittoria dello scudetto, non avrebbe problemi a riprendere un discorso interrotto bruscamente per "dignità" dopo essere stato messo in discussione come professionista. Nonostante la strada per portare l'ex tecnico viola a Firenze sia in salita anche per problemi fiscali e burocratici, per uno che in bicicletta arrivava a Fiesole e Montebeni, le salite non fanno paura e i contatti con la società proseguono sotto traccia ma con continuità visto che ha un contratto ancora per un altro anno con l'Al Nassr. La questione economica invece non sarebbe un problema con la Fiorentina pronta a spalmare l'ingaggio ancora da percepire; per questo è stato offerto un triennale.

Il legame con Firenze, girata in lungo e in largo in bicicletta, e con gli amici non si è mai interrotto. Dopo sei stagioni da calciatore, al suo arrivo nel 2017 aveva subito organizzato, con la complicità di Giancarlo Antognoni, una cena con gli ex compagni di squadra. La Versilia d'estate con i nipoti o qualche Pitti (ha un negozio a Parma) ha contribuito poi alla frequentazione con la Toscana anche dopo l'addio. 

Ciò che ha contraddistinto Stefano Pioli a Firenze è stata l'empatia con le persone che facevano parte della Fiorentina (grande amicizia anche con il team manager poi ritrovato al Milan, Alberto Marangon) e con la città, da lui vissuta al 100%. Se per Raffaele Palladino l'unica concessione è stata un gelato da Badiani (che gli portò anche bene) e qualche cena a Firenze, per poi rinchiudersi al Viola Park ed essere avvistato più nelle cittadine circostanti forse per rimanere più tranquillo, per Pioli girare la città in bicicletta, con la moglie e il cane Thor era all'ordine del giorno.

Gli amici di Firenze, a parte le frequentazioni con qualche ex compagno viola, erano persone comuni, una cerchia ristretta, con cui condivideva cinema o una buona cena. I suoi locali di riferimento i 13 Gobbi, La Reggia degli Etruschi dove andava anche con la squadra per compattare il gruppo e pagare le scommesse perse in allenamento, o Tullio a Montebeni dove aveva un suo coltello personalizzato e dove ha imparato a sostenere la Fondazione Tommasino Bacciotti come fa tuttora; e a proposito di solidarietà era anche testimonial ATT. 

Inutile sottolineare quanto fu importante il suo spirito di gruppo e di familiarità e la sua empatia con i giocatori dopo la tragica morte di Davide Astori, il cui ricordo è impresso non solo nel cuore e nella mente ma anche sul braccio dove ha fatto un tatuaggio in suo onore.