CONDÒ A FV, VEDREI BENE I GIOVANI VIOLA ALLENATI DA SARRI. SUL VAR E LO STADIO...

29.06.2020 19:30 di Mattia Verdorale Twitter:    vedi letture
CONDÒ A FV, VEDREI BENE I GIOVANI VIOLA ALLENATI DA SARRI. SUL VAR E LO STADIO...
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

"Mi sento di dare un giudizio positivo a questo calcio post emergenza. Devo dire che ho visto diverse belle partite. Io le commento, e inizialmente era un po’ strano vedere gli spalti vuoti. Poi dopo un po' ti abitui perché la regia riesce a fare delle inquadrature ravvicinate che distolgono lo sguardo dagli spalti che inizialmente davano nell'occhio. Tutto sommato sono sempre stato un fautore della ripartenza. C'era bisogno di ripartire per una serie di motivi ed è giusto che sia stato così". Così il giornalista e opinionista italiano di Sky Paolo Condò ha commentato la ripartenza del campionato in esclusiva ai microfoni di FirenzeViola.it dove ha toccato anche altri temi, legati soprattutto al mondo Fiorentina.

Che giudizio dà alla gara Lazio-Fiorentina?
"Ho visto molto bene i viola, a differenza di quanto visto col Brescia dove non mi erano piaciuti affatto. A Roma ha giocato un’ottima partita. Solo che le è mancato il cinismo per chiudere la partita. Sono state sbagliate due occasione notevoli. In questi casi devi essere bravo e lucido ad uccidere la partita. Soprattutto contro grandi squadre come la Lazio. Poi di mezzo c'è stato anche il rigore discutibile fischiato su Caicedo, e infine la prodezza di Luis Alberto. La Fiorentina ha sicuramente qualche rimpianto, come la traversa di Ghezzal che sarebbe potuta finire dentro per il raddoppio".

Proprio sul rigore molto dubbio, si è espresso anche il presidente viola Rocco Commisso che ha proposto nuovamente il Var a chiamata. Lei che ne pensa?
"Fino a quando non cambia il protocollo che consente ai varisti di intervenire solo in caso di errore grave da parte dell'arbitro allora sarà difficile vedere ciò. Però io penso che bisogni in ogni caso permettere ai club almeno una chiamata per gara, non di più. Questo per provare a verificare una situazione dubbia che non è stata richiamata all'attenzione del direttore di gara. Comunque penso che sia giusta anche la replica di Rizzoli. Questo lavoro non può essere fatto solamente in Italia, deve essere fatto a livello Fifa. La chiamata del Var sarà un procedimento di sviluppo a cui andremo incontro per aggiornare l'utilizzo dello strumento tecnologico".

Che idea si è fatto sugli stadi italiani e sulla difficoltà che alcuni imprenditori, come Commisso, riscontrano in Italia per costruire?
"Non conosco nello specifico i piani regolatori. Il mio parere generale è questo: i proprietari e gli imprenditori che vogliono costruire uno stadio nuovo vogliono accoppiarlo ad una serie di iniziative edili che porterebbero guadagni, ma allo stesso tempo anche tanto cemento, difficilmente applicabile nelle grandi città. È giusto però che i proprietari dei club che vogliono costruire possano avere uno sviluppo edilizio e quindi guadagnarci su. Gira un virus in Italia in questo contesto: è quello che vede il guadagnare soldi come il male. Non è sempre tutto una porcata. Deve essere comunque una cosa misurata ed equilibrata. Una volta che si è trovato questo punto di equilibrio allora deve ridursi assolutamente la burocrazia italiana. Non è possibile che uno stadio come Anfield possa essere ristrutturato in così poco tempo e invece stadi come il Franchi, o l'Olimpico non possano essere toccati. Lo trovo assurdo".

Secondo lei sarebbe meglio un restyling del Franchi o la costruzione di un nuovo stadio?
“Gli architetti hanno talmente tante idee che riescono a disegnare e ristrutturare qualsiasi cosi. Di tutti gli stadi direi che l'unico che mi farebbe piangere il cuore se venisse abbattuto sarebbe San Siro. Secondo me è stato per tanti anni uno degli stadi più belli del mondo. Allo stesso tempo penso che il Franchi sia uno stadio normale, e in aggiunta devo dire che credo molto al valore della soprintendenza e delle belle arti. Però penso che uno stadio possa essere modernizzato. Come per esempio è stato fatto con lo stadio Filadelfia di Torino dove è stata riqualificata l'area e sono state modificate solo alcune parti dello stadio".

In futuro punterebbe ancora su Iachini?
"Gli allenatori sono dipendenti dai risultati finali. Iachini si è specializzato nel tempo e nella sua carriera a sistemare situazioni di difficoltà. E portare le squadre alla salvezza tranquilla. La Fiorentina è ricchissima di talento. Mi piacerebbe vedere questi giovani alle prese con un maestro di calcio. Se devo dire un nome? Direi Sarri, sarebbe un top allenatore per la Fiorentina in questo senso. Vero maestro di calcio. Poi ci potrebbe essere De Zerbi che comunque è meno esperto ma fa giocare molto bene le sue squadra. Anche se è un allenatore che ha già una squadra ricca di talento come quella del Sassuolo. Ed è desiderato anche da più squadre. Vorrei vedere la squadra viola in mano a un allenatore che ha la briglia sciolta. Molti giocatori di talento che ha la Fiorentina sono inespressi... e aggiungerei un'altra cosa".

Prego. 
"Come ho detto la rosa viola è ricca di talento. E come Bergomi a Sky ha una passione per la rosa della Lazio, io ho una passione incredibile per la rosa della Fiorentina. Mi piace tanti giocatori viola: Milenkovic, Castrovilli, Chiesa, Vlahovic, Kouamè. Hanno preso Amrabat che è uno dei migliori giocatori del campionato in questo momento. Per esempio Chiesa è il tipo di giocatore che è ancora molto giovane ma per me già dovrebbe fare 20 gol a stagione. Invece ancora non li fa. Perché ancora non ha trovato nessuno che lo ha trasformato. Un altro che mi piace molto e che mi sorprese nella prima partita col Napoli è stato Sottil. Poi peccato perché non ha trovato molto spazio, ma anche lui ha grande talento. La proprietà e Rocco Commisso devono assolutamente tenere questo telaio di talenti se vogliono costruire una grande Fiorentina. Assolutamente non deve essere venduto nessuno".