Riecco la difesa a tre, con l'imperativo "vietato non vincere": l'analisi del CorSport
Paolo Vanoli continuerà sulla strada del 3-5-2, oggi più 3-5-1-1, per sfidare il Verona e iniziare davvero la corsa alla salvezza. Il Corriere dello Sport vede disegnata così la Fiorentina di questo pomeriggio, con l'imperativo che è "vietato non vincere", vista la classifica e lo scontro diretto col Verona. Per farlo, il tecnico rilancerà Pongracic con Pablo Marí al centro di una difesa che sarà completata da Ranieri, a sua volta bello fresco e riposato per aver saltato a piè pari l’impegno in Europa. Sempre in linea teorica non c’è molto altro rispetto al Sassuolo e rimane da capire se il ballottaggio da regista avrà visto prevalere Nicolussi Caviglia, titolare in Conference League, oppure Fagioli (che regista non è) com’è stato domenica scorsa: sessanta e quaranta le probabilità a testa in un’alternanza di prove sul campo che ha privilegiato l’ex Venezia e intorno alle 14 sapremo.
Per il resto, Dodo e Parisi sulle rispettive fasce di competenza, Mandragora e Sohm mezzali (pochi minuti nel finale di partita per il centrocampista campano contro la Dinamo, nessuno per lo svizzero) e, soprattutto, Gudmundsson (favorito su Dzeko e Piccoli) a sostegno di Kean e da qui più 3-5-1-1 che 3-5-2. E proprio alla coppia piemontese-islandese sono affidate le speranze/velleità della Fiorentina di battere il Verona, togliere il mortificante e penalizzante zero dalla casella delle vittorie e cominciare la risalita. Attaccanti, portatori di gol e di personalità per trascinare i compagni, determinanti, leader richiesti nei fatti: tocca a loro fare la differenza.
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