TIRRENO, Scampato pericolo. Rischi nella strada per Atene
Avrebbe dovuto essere la partita della consacrazione in Europa, per prendersi il primo posto del girone. Invece, specchiandosi su sé stessa, la Fiorentina appare ancora troppo dottor Jekyll e mister Hyde. Si sveglia nella ripresa, dopo oltre un'ora di gioco, ma lo fa tardi, fallendo anche le varie occasioni avute a disposizione, scrive Il Tirreno.
I viola prima toccano il fondo, poi cominciano la lenta risalita, propiziata dai cambi decisi da Italiano. Ma il primo posto ora è a rischio. Le prove d'appello ora sono finite: bisogna cominciare a vincere a ripetizione, già nella gara contro i serbi del Cukaricki. Altrimenti si rischia di interrompere il viaggio verso Atene.
Un avvio in cui la Fiorentina finisce prigioniera delle contromisure avversarie, dalla "gabbia" costruita attorno a Bonaventura, fino alle ripartenze fulminee, capaci di sorprendere tutti, in particolare Biraghi, spesso in affanno e fuori posizione - si legge -. Poi, dopo un’ora e il gol di Barak, quando tutto pareva perso, a metà dei 7 minuti di recupero è Ikoné a mettere i panni dell'eroe, su un rasoterra preciso confezionato da Nico. Scampato pericolo.