GALLI, Stadio? Popolo viola venga ascoltato. A Firenze...

25.03.2023 08:00 di Redazione FV Twitter:    vedi letture
GALLI, Stadio? Popolo viola venga ascoltato. A Firenze...
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

L'ex storico portiere viola Giovanni Galli, per trattare i principali temi in casa Fiorentina, è intervenuto ai microfoni dell'edizione odierna del Corriere dello Sport. Queste le sue parole, partendo dal caso Franchi: "Il problema è esploso un’altra volta, perché si è detto che la Fiorentina va a giocare fuori per due anni, eppure il problema c’era da tempo e nessuno di noi ha mai avuto risposte finora. Noi a Firenze, invece, ci si arriva in questo modo: tra 'due giorni' si comincia a fare lo stadio e nessuno sa dove va la Fiorentina e come ci va".

Qual è stato l'errore commesso?
"L’errore è stato fatto a monte, nel voler pensare che lo stadio della Fiorentina deve essere nel Comune di Firenze: questa è la chiave di tutto. E, insieme, perché l’amministrazione non si vuole sobbarcare i costi del Franchi se lo stadio nuovo viene costruito da un’altra parte. Io sono affezionato al Franchi e, siccome è un bene culturale com’è stato più volte definito, faccio fatica a capire come possa rimanere tale dopo il restyling: quanti stranieri e quanti turisti inseriscono già adesso lo stadio come meta da visitare durante il loro soggiorno a Firenze?". 

Farebbe un referendum per far conoscere l'opinione vincolante dei fiorentini?
"La democrazia reale è quella in cui il cittadino può effettivamente esprimere il proprio pensiero in merito ad una questione, però poi è anche vero che la politica ha il dovere di decidere: ma non può decidere non tenendo conto di quello che pensano i cittadini". 

Riguardo il trasloco
"E’ ingiusto costringere la Fiorentina a giocare due anni lontano da Firenze: calcisticamente parlando, è un’abnormità disputare un campionato senza mai avere la possibilità di misurarti nel proprio stadio. Per me entrare al “Franchi”, allora Comunale, voleva dire entrare dentro casa mia, l’avversario era l’ospite e io avevo quella forza interiore che deriva dall’essere in casa mia, protetto e sicuro. Faccio fatica a pensare al dodicesimo uomo, come sono la Curva Fiesole e il pubblico a Firenze, sempre in trasferta e se l’obiettivo è giustamente fare “calcio che conta” per la Fiorentina raggiungere certi risultati diventerà un’impresa. Io so che i soldi che saranno spesi per il nuovo “Franchi” sono soldi nostri, sono soldi stanziati per la comunità che i cittadini dovranno restituire. E allora, come unico motivo non di consolazione, mi concedo una battuta: anche un tifoso juventino contribuirà alla costruzione del nuovo stadio della Fiorentina".