Cuore, rigore e sostanza: ecco Vanoli, da essere l'allievo di Conte al miracolo a Venezia

Cuore, rigore e sostanza: ecco Vanoli, da essere l'allievo di Conte al miracolo a VeneziaFirenzeViola.it
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Oggi alle 12:23Rassegna stampa
di Redazione FV

La Nazione questa mattina fa un quadro su Paolo Vanoli che ha costruito la sua crescita in panchina con pazienza e studio. Certe storie sembrano fatte per tornare dove tutto era iniziato. Nella primavera del 2001, Paolo Vanoli, terzino solido, decise la finale d’andata di Coppa Italia a Parma con un colpo di testa: 0-1 e trofeo in bacheca tre settimane dopo. Oggi ventiquattro anni più tardi, il destino lo riporta a Firenze, pronto a restituire gloria a una squadra in difficoltà. Vanoli ha intrapreso il suo percorso in panchina con umiltà e dedizione. Dopo il ritiro, ha lavorato nei settori giovanili della Figc, poi come collaboratore di Antonio Conte in Nazionale, al Chelsea e all’Inter.

Da primo allenatore ha guidato lo Spartak Mosca in Russia e compiuto un piccolo miracolo a Venezia, riportando i lagunari in A. A Torino ha saputo salvare una squadra che per metà stagione ha dovuto fare a meno del suo centravanti. Fuori dal campo, Vanoli è un uomo riservato: sposato con Barbara e padre di tre figli, è descritto come un tecnico molto preciso e attento a ogni dettaglio. Analitico ma passionale, sa mescolare calma e intensità. Firenze lo ricorda bene ma ora è pronta a ritrovarlo più maturo e con la stessa determinazione di allora. Per l’uomo che regalò l’ultimo trofeo alla Viola, quale luogo migliore per provare a scrivere un nuovo capitolo di gloria?