CAPELLO, La Serie A ora deve imparare dal Mondiale

19.12.2022 11:45 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
CAPELLO, La Serie A ora deve imparare dal Mondiale
FirenzeViola.it

Finita anche questa edizione del Mondiale, ai microfoni del Corriere dello Sport ha parlato Fabio Capello. Queste le sue parole: "A questi livelli conta la tecnica. Noi ci siamo fissati sulla tattica, costruire dal basso e cose simili. In Inghilterra la palla va a duemila, al Mondiale vola, da noi saltella. Qualche allenatore l’ha capito. Non faccio nomi. Ma dobbiamo cambiare il chip per ripartire. Alla Serie A che riparte dico: fateci vedere un po’ di quello che ci ha mostrato il Mondiale. E ritroviamo il coraggio e la visione di far giocare i giovani. Parlo dei club. Sotto questo aspetto, chapeau a Mancini. Ripartiamo dall’Europeo, che è più importante di quanto pensiamo. Ha ragione Mourinho, i successi servono sempre".

Il Mondiale è stato bello?
"Anzi, spero di vedere l’Italia cambiare registro dopo ciò che abbiamo visto. La morte del tiki-taka. La fine del gioco a scaricare la palla di lato senza assumersi rischi. In finale anche un grande arbitraggio, per gente che mette il piede. In Italia viviamo con il cartellino in mano. Che calcio è? Ogni minuto fermi, abbiamo perso la continuità e la tecnica in velocità. In questo Mondiale ho visto la gente scattare in continuazione. Scattare, non solo correre. Probabilmente anche perché non siamo a fine stagione, quando tutti sono logori. La Germania d’inverno si ferma un mese più degli altri e ai Mondiali fa sempre bene. Stavolta non ha goduto di questo vantaggio ed eccola lì. Hai voglia a parlare di scuola, se ti mancano i talenti".

 L’Argentina ha meritato il titolo mondiale?
"Formazione di grande qualità e soprattutto di grande cuore. Era partita male. Mi aveva impressionato contro l’Italia a Wembley, non l’ho ritrovata subito in Qatar. Alla prima partita aveva perso e si era persa. Messi per tre partite ha camminato. Di colpo si è risvegliato e abbiamo rivisto l’uomo che fa la differenza".