Poesio: "L'intervista di Commisso? Surreale. Sembra vada tutto bene"
Il noto giornalista Ernesto Poesio, è intervenuto a Radio FirenzeViola nel corso di "Palla al centro". Ecco le sue parole: "Nell'intervista del presidente manca il contatto con la realtà. Mi è sembrata un'intervista surreale. Sembra l'intervista di un presidente di una squadra che veleggia a metà classifica, che ha visto un buon lavoro da parte dei dirigenti. Pradè è stata una scelta sua, è andato via ma va beh. Non c'è stata data una spiegazione di niente. Una società che spende così tanto, che è ultima in classifica e sbeffeggiata in tutta Italia, non può avere come risposta un'intervista così dove tutto sembra andare bene, che la situazionre in cui ci troviamo è un caso. Mi piacerebbe lavorare in una azienda così e che mi venisse detto bravo. Di solito in situazioni così mandano a casa o ti danno delle responabilità. Qui si rafforzano e vuol dire che a Commisso va bene così. Addirittura è riapparso il figlio Joseph. Allora perchè non viene il figlio a controllare? O la molgie? Qualcuno si deve interessare".
Non si è capito quali siano queste scelte drastiche
"Ieri Vanoli, inoltre, ha cercato di arrampicarsi sulgli specchi per quanto riguarda Gudmundsson e Ranieri. Ci sono tante cose da spiegare. Forse ci sfugge a noi qualcosa. Mi ricordo molto la situazione della Ferrari. Disastro assoluto, parla Elkann e dà la colpa ai piloti, assolvendo Vassuer. Mi sembra la stessa situazione. Forse qualcosa si è sbagliato, ripartiremo, siamo uniti. Ma uniti dove?".
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