BOTTARO A RFV, Vi racconto il Sivasspor. Il tecnico...

24.02.2023 19:09 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
BOTTARO A RFV, Vi racconto il Sivasspor. Il tecnico...

Bruno Bottaro, giornalista esperto di calcio turco, ha spiegato a Dodicesimo Uomo su Radio Firenzeviola il Sivasspor, avversario viola in Conference: "Non è una città come le altre, è difficile da raggiungere logisticamente, con scalo ad Istanbul. In questo periodo è molto freddo, con neve e tormente, chi va a Sivas non è semplice. La sua punta di diamante israeliana è andata via perciò la squadra si ritrova senza il suo giocatore più forte La Fiorentina, se lo affronta nella maniera in cui ha affrontato il Braga, non avrà difficoltà. E' entrata in Europa League perché ha vinto la coppa nazionale, facendo una grande festa. Ora è 13esima in campionato ed è ferma da un mese per il terremoto, che non ha toccato Sivas, perciò a livello fisico potrebbe pagare questo stop, oltre alla differenza tecnica evidente".

Lo stadio "4 settembre" come ce lo descrive? "Lo stadio è molto bello e costruito di recente negli anni duemila, come tanti altri impianti perché fu snellita la burocrazia. Non è un ambiente troppo caldo, se noi pensiamo a Galatasaray ed altre piazze. Ha una buona tifoseria ma tra il freddo e altro l'atmosfera non è calda. Per la società comunque sarà una delle gare più importanti della sua storia. Il 4 settembre 1920 Sivas è stata eletta come prima capitale perciò è una città simbolica per l'intero paese perché tutto si è sviluppato da lì".

L'allenatore Riza Calimbay? "E' un decano del calcio turco, è una leggenda in patria. Si è fermato a Sivas dove ha trovato la sua dimensione perché qui gli allenatori hanno più stabilità. Perciò è un po' il Fergusson di Sivas, perché è anormale. La squadra è difensiva gioca con il 4-5-1 ed ha un mix tra turchi e stranieri. Lo zoccolo della difesa è turco. Ha giocatori esperti ma che hanno ancora molto da dare e l'anno scorso ha avuto un exploit. In Europa ha giocato bene il girone e quindi non va sottovalutato perché fa penare le big turche. Un vantaggio l'andata in casa per la Fiorentina perché può andare tranquillo in Turchia".

In che modo riparte in questi giorni dopo il terremoto? "E' stato un evento che segna una generazione, il mondo dello sport ha aiutato come ha potuto, stadi sono stati trasformati in tendopoli e campi profughi, alcuni club più coinvolti si sono ritirate in quella zona tranne la squadra di Montella che aveva ancora degli obiettivi. Ma la situazione è estremamente grave e si intrecciano tante storie. Di sicuro è passato in secondo piano l'arrivo di Zaniolo che in altri casi avrebbe mosso ali di folle. Ma la Turchia ha una grande forza e resilienza perciò si riprenderà e ripartirà ancora".